Patate, non buttate la buccia nell’immondizia: “Lasciatela qui e dite addio alla ritenzione idrica”
Delle patate non si butta via niente, perché cuocerle con la buccia è una scelta intelligente: la buccia è una risorsa preziosa
Lessare le patate con la buccia non è solo una buona abitudine tramandata dalla tradizione, ma una scelta consapevole dal punto di vista nutrizionale. La buccia protegge la polpa durante la cottura, evitando che assorba troppa acqua e che disperda vitamine e sali minerali preziosi. Vitamina C, vitamine del gruppo B, potassio, fosforo e manganese restano così maggiormente concentrati, rendendo le patate più saporite e benefiche.
Cuocere le patate intere con la buccia permette di preservarne la struttura. La polpa rimane compatta, non si sfalda e risulta perfetta per insalate, contorni o preparazioni più elaborate. Anche la fase successiva diventa più semplice: una volta cotte, la buccia si elimina facilmente, spesso con un semplice gesto delle dita, risparmiando tempo e riducendo gli sprechi in cucina.
Quello che spesso consideriamo uno scarto è in realtà una parte ricca di proprietà. Le bucce di patata, soprattutto se provenienti da agricoltura biologica, sono commestibili e contengono fibre, antiossidanti e vitamina C. Gettarle significa rinunciare a un alleato naturale per il benessere dell’organismo e per una cucina più sostenibile.
Le bucce di patata sono particolarmente ricche di potassio, un minerale utile per contrastare la ritenzione idrica e favorire la diuresi. Con pochi semplici passaggi è possibile preparare una tisana calda e depurativa: basta lasciarle in infusione in acqua bollente per alcuni minuti, filtrare e gustare la bevanda, eventualmente addolcita con un cucchiaino di miele. Un rimedio semplice, economico e antispreco.
