Riso, se lo cuoci ancora nella pentola con l’acqua sei indietro anni luce: così impieghi un terzo del tempo ed è più buono
Cuocere il riso per assorbimento, il metodo semplice che esalta sapore e nutrienti: un metodo antico tornato di moda
Cuocere il riso per assorbimento, il metodo semplice che esalta sapore e nutrienti: un metodo antico tornato di moda
La cottura del riso per assorbimento è un procedimento tradizionale diffuso in molte cucine del mondo e oggi sempre più apprezzato anche in Italia. Pur esistendo vari sistemi per preparare il riso in bianco, questo è considerato uno dei più pratici, oltre che il più capace di preservare sapore e nutrienti. Il concetto è semplice: il riso cuoce direttamente nell’acqua necessaria ad assorbirla completamente, senza sprechi e senza scolatura.
Chi utilizza abitualmente questo metodo sostiene che il riso risulti più gustoso, perché i chicchi trattengono l’amido e assorbono perfettamente acqua e aromi. Non disperdendo sostanze nutritive nell’acqua di cottura, il risultato è un alimento più ricco e piacevole da consumare come accompagnamento a verdure, carni saporite o piatti unici. Anche chi prepara insalate di riso scopre che questa tecnica consente di ottenere chicchi più sodi e ben definiti, ideali per ricette fredde.
La regola generale prevede un rapporto di una parte di riso e due parti di acqua, ma chi preferisce un risultato più asciutto può utilizzare la proporzione uno a uno. La scelta dipende dal gusto personale e dal tipo di riso impiegato. Sebbene la cottura sia generalmente rapida, ogni varietà ha caratteristiche proprie che possono influire leggermente sui tempi e sulla quantità di acqua necessaria. Una breve pratica permette comunque di calibrare il metodo in modo perfetto.
Il procedimento è essenziale e non richiede particolari abilità. Il riso viene versato con acqua fredda in un pentolino, coperto con un coperchio e portato a bollore a fiamma bassa. Dopo una decina di minuti è possibile scoprire la pentola, salare e lasciare che l’acqua residua evapori completamente. Una volta spento il fuoco, il riposo di dieci minuti con il coperchio permette al vapore interno di completare la cottura in modo uniforme, ottenendo chicchi morbidi e ben strutturati.
Le varietà più adatte a questa cottura
Non tutti i risi reagiscono allo stesso modo alla cottura per assorbimento. Le varietà a chicco corto, come quelle impiegate per il sushi, rilasciano più amido e producono un risultato leggermente appiccicoso, perfetto per piatti orientali. Il basmati è invece ideale quando si desidera ottenere chicchi lunghi, profumati e ben separati, mentre il jasmine aggiunge un tocco aromatico tipico delle cucine thailandesi. Anche il riso integrale può essere cotto in questo modo, ma richiede più acqua e tempi più lunghi.
La stessa tecnica consente di preparare un riso aromatico ideale per accompagnare curry, legumi e verdure. In questo caso è fondamentale tostare prima le spezie nell’olio caldo, in modo che sprigionino tutto il loro aroma. Aggiungendo poi riso e acqua si ottiene un piatto semplice ma ricco di profumi, capace di valorizzare anche le preparazioni più basilari. È un trucco che molti amano perché regala intensità senza complicare il procedimento.

Un metodo che fa risparmiare
Oltre a essere gustoso, il riso cotto per assorbimento è anche più economico ed efficiente. Non dovendo attendere il bollore dell’acqua, il fornello rimane acceso meno a lungo e il dispendio energetico si riduce. Si tratta di un vantaggio evidente nelle cucine quotidiane, soprattutto quando si preparano pietanze semplici ma frequenti. Anche per la pasta esiste un trucchetto simile, che prevede di cuocerla solo per metà tempo e lasciarla poi riposare nell’acqua calda fino al termine della cottura.
La cottura per assorbimento si rivela dunque un metodo intelligente, pratico e capace di migliorare sensibilmente il gusto del riso. Bastano pochi accorgimenti per ottenere un risultato perfetto, adatto a una grande varietà di piatti e facilmente personalizzabile. Per chi ama il riso in bianco o cerca alternative leggere e versatili, rappresenta una scelta da provare e da inserire nelle abitudini culinarie di tutti i giorni.
