Tutto il materiale rinvenuto, compresi i contenuti presenti negli spazi cloud sequestrati durante le perquisizioni, è attualmente al vaglio dei magistrati inquirenti e della Polizia Postale. Gli accertamenti sono finalizzati, oltre che alla verifica dei singoli profili di responsabilità, anche alla ricostruzione della rete di contatti degli indagati e alla identificazione delle vittime, attraverso il confronto con banche dati internazionali.

I risultati dell’operazione confermano il costante impegno della Polizia di Stato nel contrasto alla pedopornografia online, un fenomeno purtroppo ancora diffuso. L’attività di monitoraggio della rete e di prevenzione resta centrale per la tutela dei minori dai pericoli del web.

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