Fondo editoria Sicilia, 12 milioni nel triennio 2026-2028. La Fed: “Presidio di pluralismo”
Approvata una misura storica per editoria, radio, tv e digitale. Previsti contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e una riserva per le testate emergenti. La FED: “Un investimento nella democrazia e nel pluralismo”
La Regione Siciliana compie un passo storico a sostegno del sistema dell’informazione con l’istituzione del Fondo per l’editoria, un plafond dedicato alle imprese editoriali cartacee e digitali, alle emittenti radiofoniche e televisive, alle agenzie di stampa e alla produzione libraria legata alla cultura siciliana.
La misura, inserita nell’ambito del Fondo Sicilia, punta a rafforzare il pluralismo informativo, sostenere l’occupazione giornalistica e favorire l’innovazione tecnologica delle redazioni.
Le risorse: 12 milioni in tre anni e sostegno alle emittenti locali
Con decreto dell’Assessore regionale per l’Economia, da adottarsi previo parere della Commissione “Bilancio” dell’Assemblea regionale siciliana, saranno definite le misure attuative per l’utilizzo del plafond.
Il Dipartimento regionale delle finanze e del credito è autorizzato a erogare a Irfis FinSicilia S.p.A., per ciascuno degli esercizi finanziari del triennio 2026-2028,
3 milioni di euro annui per gli interventi a favore dell’editoria giornalistica,
1 milione di euro annuo per le imprese editoriali con produzione libraria sulla cultura siciliana
(Missione 14, Programma 1).
Accanto a queste risorse, è previsto un intervento specifico per le piccole emittenti televisive locali (FSMA) operanti in Sicilia nell’area tecnica 17 di secondo livello: per il 2026 è autorizzata una spesa di 300 mila euro per contribuire agli oneri di utilizzo della rete di trasmissione Rai Way, da ripartire in parti uguali tra le emittenti attive alla data di entrata in vigore della legge. Le modalità di accesso saranno definite con decreto dell’Assessore regionale alle Attività produttive entro 30 giorni.
Fondo per l’editoria e testate emergenti
La norma prevede anche una riserva del 20 per cento delle risorse a favore delle testate giornalistiche emergenti, operanti da non più di 36 mesi. I fondi saranno destinati prioritariamente all’attivazione di rapporti di lavoro o collaborazione con giornalisti iscritti all’Albo e all’adozione di tecnologie per l’innovazione dei processi redazionali e distributivi.
Gli interventi saranno concessi nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, in particolare del regolamento (UE) 651/2014 o del regime “de minimis” ai sensi del regolamento (UE) n. 2023/2831.
La soddisfazione della FED: “Un passaggio storico per la Sicilia”
La Federazione Editori Digitali (FED) ha espresso «profondo compiacimento e viva soddisfazione» per l’approvazione della misura.
«Con questa decisione – sottolinea Biagio Semilia, presidente della Federazione Editori Digitali (FED) – la Regione Siciliana riconosce finalmente all’informazione il ruolo di infrastruttura civile fondamentale della democrazia, soprattutto nella sua dimensione locale e iper-locale, che costituisce il primo presidio di pluralismo, trasparenza e controllo democratico nei territori».
Il ringraziamento alle istituzioni e al Parlamento siciliano
La FED ha espresso apprezzamento per l’impegno del Governo regionale guidato da Renato Schifani e per il ruolo svolto dall’Assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, riconoscendo inoltre il contributo determinante della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, nella persona del Presidente Gaetano Galvagno, e di tutti i parlamentari di Sala d’Ercole, di maggioranza e opposizione.
Particolare rilievo è stato attribuito anche al confronto con l’Associazione Stampa Parlamentare, il Sindacato dei Giornalisti, l’Ordine dei Giornalisti e Sicindustria, sviluppatosi anche nel corso dell’audizione in Commissione Bilancio.

Semilia: “Investimento nella libertà di informazione”
“Il risultato raggiunto dimostra che, quando al centro vi è la qualità dell’informazione, è possibile costruire convergenze responsabili e scelte lungimiranti – conclude Semilia –. Il Fondo per l’editoria rappresenta un investimento nella libertà di informazione, nella professionalità giornalistica e nel diritto dei cittadini a essere informati in modo corretto, indipendente e radicato nei territori”.
La FED auspica infine che l’attuazione della misura avvenga “nel segno della trasparenza, dell’equità e della valorizzazione delle realtà editoriali realmente indipendenti”, confermando la Sicilia come laboratorio avanzato di politiche pubbliche a tutela dell’informazione e della democrazia.

