Confcommercio Palermo sul protocollo antimafia: “Più tutela per imprese sane”
“È un passaggio di grande rilievo per la tutela dell’economia sana e delle imprese che operano nel rispetto delle regole. Già da tempo, soprattutto dopo la pandemia che ha reso molte aziende più vulnerabili, le organizzazioni criminali stanno cercando di infiltrarsi nel tessuto imprenditoriale per operazioni di riciclaggio o di controllo economico del territorio: questo protocollo permetterà di rafforzare l’azione amministrativa di prevenzione e contrasto di eventuali fenomeni di riciclaggio, usura, estorsione e, più in generale, dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione”.
Lo ha detto Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, che stamattina ha firmato in prefettura un protocollo d’intesa per la prevenzione amministrativa antimafia nel settore turistico alberghiero e della ristorazione insieme al presidente di Fipe (Pubblici esercizi) Antonio Cottone e alla presidente di Federalberghi Palermo, Rosa Di Stefano.
“Usura ed estorsione, purtroppo, continuano a rappresentare una minaccia concreta – ha aggiunto la Di Dio -. Per questo Confcommercio sarà sempre al fianco degli imprenditori onesti per prevenire qualsiasi tipo di minaccia mafiosa al sistema delle imprese: nessun imprenditore deve sentirsi solo. Il nostro sportello dedicato al contrasto dell’usura e del racket è attivo per offrire ascolto, supporto e accompagnamento in un percorso di tutela e di denuncia”.
“Denunciare – ha ribadito il presidente di Fipe Antonio Cottone – è un atto di coraggio e di responsabilità, indispensabile per spezzare il circuito dell’illegalità e restituire libertà alle imprese. Rafforzando prevenzione, trasparenza e condivisione delle informazioni possiamo costruire un sistema economico più solido, credibile e attrattivo per gli investimenti”.

