Delio Rossi in sala stampa: «Non stravolgo nulla. Posso perdere l’affetto dei tifosi»

Il tecnico del Palermo, Delio Rossi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match col Livorno ha parlato dell’allenamento di ieri a porte aperte del Renzo Barbera, delle ultime partite di campionato ma non solo. Queste le sue dichiarazioni raccolte dalla nostra redazione: «Condizioni della squadra? Ho delle esigenze che sono in contrasto tra loro. Fare bene e fare presto. 48 ore sono poche, soprattutto per dire come sta la squadra. Tutti mi hanno dato disponibilità, ma sono io che mi metto a loro disposizione. Non posso stravolgere a 4 giornate dalla fine. Sarebbe sciocco e pretestuoso. Loro devono mettersi a disposizione del Palermo. Sto facendo anche degli incontri individuali per capire un po’. Ho una mezza idea, ma la fotografia me la dà la gara. Sarà una partita importante. Contro il Livorno servirà una squadra logica, al di là di qualche passaggio sbagliato, voglio vedere senso di appartenenza. Voglio vedere una squadra legata: una squadra. Poi so che ci saranno cose che non vanno bene, ma se c’è voglia di aiutarsi il mio compito è più agevolato».

Lo spogliatoio è compatto e ha un solo obiettivo: «Umore dello spogliatoio? Ho parlato quasi con tutti. Ho avuto la sensazione che tutti ci tengono tanto al campionato ed al Palermo. Nessuno ha accampato alibi. La maggior parte ha detto che la colpa è più loro che dell’esterno. Si sono presi responsabilità, li ho trovati realisti, non ho trovato bambini. Sanno che si giocano qualcosa di importante per un futuro nel Palermo. Noi saremo giudicati però da quello che facciamo, non da quello che diciamo».

Ieri allenamento del Palermo al Renzo Barbera e c’erano tanti tifosi sugli spalti: «Gente ieri all’allenamento? Mi ha fatto piacere e volevo che lo vedessero anche i giocatori. Io so cos’è la gente di palermo e quello che ti dà. Volevo che lo vedessero anche i giocatori».

«In questo momento – continua Rossi-  devo fare meno danni possibili. La preparazione fisica per aver un senso ha bisogno di più tempo. Io non ho questo tempo. Quello che hai già, lo puoi dare. Non puoi mettere altra benzina a questo punto, non si può incidere. Poi magari si può aggiustare qualcosa dal punto di vista tattico.  Non voglio stravolgere, ho un’idea e ho bisogno di toccare con mano per vedere dove posso incidere di più. Non sono un alchimista, sono un allenatore e devo vedere con i miei occhi. Ho detto alla squadra che voglio che dimostrino che sono squadra negli atteggiamenti e nel modo di stare in campo. Aiutare il compagno che è in difficoltà. Vorrei che fosse chiara una cosa: questi giocatori giocavano a calcio anche prima di me. Hanno delle qualità e l’importante è che le tirino fuori».

Il tecnico si è soffermato su Trajkovski: «Ha qualità, secondo me ha dato meno di quello che può dare. In questo momento forse lui è più penalizzati, penso che sia un attaccante esterno. Quando uno sceglie un sistema di gioco cerca di mettere dentro le migliori eccellenze che ha. Penso che abbia comunque la qualità per adattarsi a fare la punta o il trequartista. È più offensivo di Falletti».

In chiusura Rossi ha parlato della possibilità che i tifosi lo ricordino per la mancata promozione piuttosto che la finale di Coppa Italia: «Rischiare di perdere ciò che di buono ho fatto? C’è questo fatto. Quando hai lasciato qualcosa di così bello e così intenso e ti rimetti in discussione, io non ho valutato la categoria ma la chiamata del Palermo. Tutte queste valutazioni non le ho fatte, magari se mi chiamava un’altra squadra non avrei reagito così. Si attende tanto la gente da me e rischio che se non va bene posso perder un po’ di affetto, ma fa parte del gioco. Se stavo a casa rischiavo di meno e restavo ben voluto a Palermo. Mi metto in discussione tutti i giorni. A differenza degli altri sono io a mettermi in discussione, non ho problemi».