Searching, in anteprima al Giffoni il film di Salvatore Aranzulla e Oscar Cosulich

Sono Salvatore Aranzulla e Oscar Cosulich gli ospiti della Masterclass Classic della mattinata. Il blogger e divulgatore informatico e il giornalista, dopo la visione in anteprima nazionale di SEARCHING, nelle sale italiane dal 18 ottobre distribuito da Warner Bros Entertainment Italia, hanno risposto con puntualità ai quesiti sorti in seguito alla visione del lungometraggio dalle tinte thriller iper-moderne.

Il film, raccontato interamente attraverso i dispositivi tecnologici utilizzati quotidianamente per comunicare, porterà David a rintracciare tutti i movimenti informatici di sua figlia prima che scompaia per sempre.

“Il lungometraggio che prende drammaticamente forma a partire da una chiamata persa della figlia al padre, non è il solito thriller: tutta l’azione si svolge sullo schermo dei computer”, ha raccontato Oscar Cosulich, uno dei tanti esperti di cinema che ha espresso critiche positive sull’opera cinematografica. “A partire dall’incontro, figurato e reale, tra l’uomo e i dispositivi tecnologici inizierà un percorso di ricostruzione dell’esistenza dell’adolescente, giungendo a conoscere i suoi contatti e soprattutto i suoi problemi”.

A sancire il plauso da parte dei masterclasser è stata soprattutto la veridicità del film, della medesima casa di produzione che aveva curato Unfriended, il thriller soprannaturale del 2014 che aveva rivoluzionato i canoni della cinematografia svolgendosi per intero sugli schermi. “L’opera è raccontata in maniera assolutamente verosimile”, ha commentato il divulgatore informatico siciliano più famoso del web.

“Per esperienza personale, rispetto a quello che è stato il mio incontro con il cinema inerente tematiche affini alla mia professione, ho avuto spesso la sensazione che si trattassero queste esperienze con i dispositivi tecnologici in maniera leggera e soprattutto poco corrispondente alla realtà. Quest’opera, viceversa, mi ha colpito per la sua aderenza ai lati oscuri dell’universo tecnologico, alle problematiche che potrebbero insorgere a causa di un utilizzo non consapevole dei social e dell’informatica”.

Il blogger e il giornalista sono stati difatti unanimi circa la necessità di un utilizzo oculato dei social network: “Tutto ciò che produciamo e riversiamo in rete lascia una traccia più o meno duratura. Il diritto all’oblio, riconosciuto anche a livello giuridico, è spesso più formale che reale. Voi giovani fruitori informati e coscienti, perciò, avete il dovere di utilizzare queste piattaforme sapendo che, in qualunque momento, potrebbero trasformarsi in un’arma a doppio taglio”, ha concluso Aranzulla.