Ultim’ora Sicilia, “Vietato mangiare carne, uova e latticini”: vi impongono anche la dieta adesso

Da questo momento in poi sono vietati: carne, uova e latticini, questa la decisione che è stata presa nel territorio siciliano.
In Sicilia scoppia un nuovo caso che sta facendo veramente discutere sia i cittadini che le istituzioni. Una misura assolutamente senza precedenti che ha colto di sorpresa i residenti di alcuni quartieri di Palermo e dei comuni limitrofi, che si sono visti imporre, da un giorno all’altro, un vero e proprio cambio di abitudini alimentari.
Insomma, non si tratta di una semplice campagna salutista, ma di un’ordinanza a cui è importante non opporsi. A essere vietati sono: carne, uova e latticini per un periodo più o meno determinato.
Non è poca la confusione che si è venuta a creare e allo stesso modo anche la confusione e l’ironia sui social. Ovviamente non manca nemmeno la preoccupazione a riguardo.
Ma quello che è importante è cercare di comprendere le motivazioni di tutto questo.
Un’ordinanza che cerca di difendere la salute
L’attenzione nei confronti di quello che portiamo in tavola e che mangiamo è sempre più elevata, consci che attraverso questo passa il nostro benessere. Il cibo e non solo, viene sottoposto in maniera costante a dei controlli, sia prima che dopo l’immissione in commercio e questo vuol dire riuscire ad assicurare ai cittadini i migliori prodotti in assoluto.
Ci sono casi in cui il divieto di consumo è indispensabile per via della presenza di problematiche non solo nei cibi, ma anche, ad esempio, nelle acque che utilizziamo all’interno delle nostre case.

Il blocco è indispensabile
L’ordinanza, firmata dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, imponeva per 15 giorni una serie di restrizioni e precauzioni alimentari a tutti gli abitanti che vivono entro un raggio di quattro chilometri da una specifica area della città. Tra le misure indicate: lavare accuratamente la frutta e consumarla senza buccia, evitare carne, uova e latticini, e non utilizzare mangimi o foraggi per gli animali domestici o da allevamento. Le prescrizioni si sono rivelate indispensabili a seguito della presenza di livelli anormali di diossina nell’aria e nei terreni circostanti, a seguito del devastante incendio alla discarica di Bellolampo, divampato tra il 24 e il 25 luglio.
Le analisi condotte nei giorni successivi hanno evidenziato la presenza di sostanze tossiche in diversi punti sensibili: in località Inserra, nella zona della discarica, presso l’ospedale Cervello, il centro commerciale La Torre e via Castellana. La diossina è oltremodo pericolosa e prodotta dalla combustione di materiali plastici, quindi l’intervento era indispensabile. I controlli continuano ancora oggi.
