#Tanomattinale 17 dicembre 2021: blitz e arresti in casa di riposo lager a Castelbuono, quattro bambini morti in un incendio a Londra; primi bambini vaccinati in Italia, il congedo di Mattarella a Papa Francesco e agli ambasciatori;, Italia “country of the year 2021” per il cattivissimo Economist, le sei giraffe morte

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.Oggi apro con una notizia di quelle schifose, un pugno nello stomaco, che mi fanno incazzare sempre allo stesso modo ogni volta che accade qualcosa di simile.Alle 7,14 l’Ansa ci ha fatto sapere con un flash che o militari della Guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo hanno scoperto l’ennesima casa di riposo lager: orrendi episodi di maltrattamenti di disabili assistiti si sarebbero verificati nella casa di cura ‘Suor Rosina La Grua’ di Castelbuono. Un’ordinanza cautelare è stata eseguita nella notte nei confronti di 35 persone accusate, a vario titolo, di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e frode nelle pubbliche forniture. Il giudice per le indagini preliminari ha anche disposto il sequestro della casa di cura e di disponibilità finanziarie per un valore di oltre 6,7 milioni di euro. Dieci degli indagati sono adesso in carcere: il presidente della Onlus, Gaetano Di Marco e gli operatori, accusati di tortura. Altri sette sono agli arresti domiciliari domiciliari, fra loro il funzionario dell’Azienda sanitaria di Palermo Vincenzo Prestigiacomo che avrebbe dovuto vigilare sulla struttura, invece avrebbe fatto assumere il figlio e la nuora nella Onlus, gli viene contestata la corruzione. Altri cinque operatori della Onlus hanno l’obbligo di dimora nel comune di residenza, tredici hanno ricevuto la misura interdittiva del divieto di esercitare attività professionali per un anno. Nessun commento, solo schifo e l’auspicio che le pene siano adeguate per i responsabili.

Tragedia in una casa a Sutton, a sud di Londra, dove quattro bambini sono morti in un incendio. Quando i vigili del fuoco sono riusciti ad entrare nella casa avvolta dalle fiamme, i quattro piccoli erano già privi di conoscenza e sono stati dichiarati morti al loro arrivo in ospedale. Non si conoscono ancora le cause del rogo: il responsabile dei vigili del fuoco di Londra, Andy Roe. ha detto che per domare le fiamme sul posto c’erano 8 mezzi e una sessantina di operatori. Oltre ai vigili del fuoco sul luogo del disastro stanno lavorando anche gli investigatori della squadra omicidi della polizia londinese.

E a proposito di bambini, al via in un clima di coccole con clown e regalini e voglia di supereroi, ma abbastanza a rilento per una evidente paura dei genitori, le vaccinazioni dei bambini dai 5 agli 11 anni in Sicilia. In testa il Lazio con 40mila prenotazioni (il 14% della platea complessiva), seguito dalla Lombardia (64mila appuntamenti, il 10% della platea); oltre 16mila in Toscana (l’8%), 24mila in Veneto (l’8%); 5.400 in Liguria (il 6,9%). Meno entusiasmo al Sud: in Sicilia ad aver già fissato la dose sono 2.173 (l’1%), 6mila in Campania (1,5%); 250 in Molise (l’1,7%). L’Abruzzo è a quota 1.600 prenotati (il 2,2%), le Marche a 3.000 (il 3,2%). Complessivamente sono 3,6 milioni i bimbi nell’intervallo d’età considerato. Le dosi distribuite dalla struttura commissariale guidato dal generale bravo Figliuolo sono 1,5 milioni, altre ne seguiranno a gennaio. Bellissima scenetta, di alto valore simbolico, in uno dei tantissimi servizi televisivi sull’argomento: un bambino, scocciato per le titubanze dei genitori per vaccinarlo, minaccia di andare a raccontarlo ai carabinieri.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non sa più come ribadire che vuole uscire di scena alla fine del suo settennato al Quirinale, sembrano inutili tutti i tentativi di convincerlo a restare. Lo ha fatto capire ieri nella bellissima visita ufficiale di congedo in Vaticano a Papa Francesco, al quale facciamo i più affettuosi auguri per i suoi 85 anni: è stato un incontro tra vecchi amici, in realtà tra due straordinari punti di riferimento in questo terribile periodo delle nostre vite. “Grazie per la testimonianza, che è il meglio della testimonianza”, ha detto il Papa al Capo dello Stato nel corso dell’incontro allargato in Vaticano con sei nipoti e i consiglieri.Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato, riferisce un comunicato della Sala Stampa del Vaticano, “è stata espressa soddisfazione per le buone relazioni intercorrenti tra la Santa Sede e l’Italia, e ci si è soffermati su alcune questioni relative alla situazione sociale italiana, con particolare riferimento ai problemi della pandemia e alla campagna di vaccinazione in atto, alla famiglia, al fenomeno demografico e all’educazione dei giovani.Nel prosieguo della conversazione sono state prese in esame tematiche di carattere internazionale, con speciale attenzione al Continente africano, alle migrazioni e al futuro e ai valori della democrazia in Europa”.

Più tardi Mattarella lo ha detto con chiarezza agli ambasciatori presso la Santa Sede nell’incontro per gli auguri. Ecco alcune sue parole, come sempre molto importanti, dal sito Quirinale.it: “È con grande piacere che torno ad accogliervi al Quirinale per il saluto di fine anno. Oggi, per me, è anche l’occasione di un commiato. Vorrei esprimere a voi tutti e ai cittadini dei vostri Paesi, che rappresentate qui a Roma , gli auguri più cordiali per le prossime festività. Nell’anno che volge al termine gli effetti della pandemia hanno continuato a colpire indistintamente tutti noi, in ogni Continente, rendendo sempre più evidente che le risposte alle sfide del momento presente trascendono i confini nazionali. I nostri destini, quelli del pianeta e dell’intera umanità, sono inestricabilmente legati. Con il suo carico di sofferenza per milioni di nostri concittadini, la pandemia ci ha dolorosamente ricordato che la cooperazione internazionale e la solidarietà non sono soltanto opzioni possibili bensì esigenze risolutive. Ci si può salvare soltanto agendo tutti insieme”.

Non posso non scrivere qualcosa sull’Economist, settimanale inglese spesso cattivissimo con il nostro Paese, che ha giudicato l’Italia Paese dell’anno 2021, “country of the year”, grazie al Super Tutto Premier Mario Draghi, che viene definito “competente e rispettato a livello internazionale… auguroni!”. L’Italia, spiega l’Economist, non è il Paese dell’anno per i suoi successi agli europei di calcio o delle sue pop star all’Eurovisione, ma lo è “per la sua politica. Con Mario Draghi, ha acquisito un primo ministro competente, rispettato internazionalmente. Per una volta un’ampia maggioranza dei suoi politici ha sepolto le differenze per sostenere un programma di approfondite riforme, il che porterà l’Italia ad avere i fondi che le spettano nel recovery plan dell’Ue”.

Il tasso di vaccinazione Covid dell’Italia, scrive ancora l’Economist, è fra i più alti d’Europa. E la sua economia si sta riprendendo più velocemente che in Francia o Germania. Per l’influente settimanale inglese, c’è però il pericolo che questo inusuale buon governo possa essere reversibile. Draghi vuole diventare presidente, un ruolo più cerimoniale, e potrebbe succedergli un primo ministro meno competente. E questa osservazione si collega alla resistenza di Mattarella nel dire no a chi, tanti italiani me compreso, lo vorrebbero ancora al Quirinale per un bis, con Draghi premier fino alle elezioni del 2023. Per altri versi questa auspicata soluzione potrebbe creare, dopo le elezioni, nuovi problemi per la guida del Paese in tempi ancora molto difficili. Si vedrà, le trattative sul Quirinale proseguono più o meno sottobanco, con il vecchio B che, sostengono i giornali della sua parrocchia, si sta adeguatamente preparando ahinoi a salire al Colle e ho sempre più l’impressione che sottovalutarlo o riderci sopra sia sbagliato.

Chiudo con una notizia di tutt’altro genere, ma ugualmente tristissima. “Sei giraffe morte giacciono a spirale sulla terra arida, i loro corpi emaciati e intrecciati. La ripresa aerea, realizzata dal fotoreporter Ed Ram, mostra la devastazione della siccità in Kenya, che ha lasciato persone e animali in difficoltà per il cibo e l’acqua”, scrive così il popolare giornale inglese “The Guardian” commentando una drammatica immagine aerea delle sei giraffe, ammucchiate una sopra l’altra sulla terra rossa arida alle porte del villaggio di Eyrib, in Kenya, diventata simbolo virale della devastazione causata dalla siccità nel Paese dell’Africa orientale. L’agenzia Getty Images ha raccontato che gli animali, già deboli, sono morti dopo essere rimasti bloccati nel fango, proprio mentre stavano cercando di raggiungere un vicino bacino idrico, che si era quasi prosciugato. Cose davvero terribili di un Pianeta che sembra andare in pezzi.

Buona giornata