Patente, da 68 anni non guidi più: la legge adesso parla chiaro I Milioni di automobilisti a piedi

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Guida dopo i 68 anni – sicilianews24.it – fonte: Web

La legge adesso parla chiaro e dopo i 68 anni non si guida più. Sono centinaia gli automobilisti che rimarranno a piedi e sarà un vero disastro. 

La patente di guida, sia per quello che riguarda il suo conseguimento, che per i successivi rinnovi a cui ogni singolo automobilista si deve sottoporre. In effetti si tratta di un documento molto più importante di quello che si possa credere. La patente è ciò che permette di provare che il soggetto sia abilitato alla guida.

Un soggetto per potersi mettere alla guida di un qualunque mezzo, che richieda una patente, deve innanzitutto superare un esame teorico. In esso vengono poste alcune domande a risposta multipla su quello che riguarda il codice della strada. Quindi le regole che in esso sono presenti e che ogni automobilista alla guida deve seguire.

Successivamente il soggetto si sottopone a quella che comunemente viene indicata come visita medica, la quale ha il compito di verificare che il soggetto abbia le capacità fisiche e psichiche di mettersi alla guida senza essere un pericolo per se stesso e per gli altri. Successivamente occorre superare un esame pratico.

Procedura diversa per i rinnovi, i quali avvengono dopo 10 anni se l’automobilista ha un’età compresa tra i 18 e i 50 anni. Il lasso di tempo diminuisce fino ad arrivare a un solo anno, in alcuni casi specifici previsti dalla legge. Queste sono le regole generali che subiscono delle modifiche per alcune specifiche patenti come quelle che riguarda la guida di autotreni e autoarticolati.

La disciplina che viene applicata

In materia di patenti vi è, ad oggi, una discussione molto accesa. Per via dei possibili limiti di età che possono essere imposti per la guida di tutti i mezzi, comprese le automobili. Anche se sembra impensabile toglie la possibilità di guidare alle persone più anziane, potrebbe essere una misura necessaria per la sicurezza stradale. Attualmente però, non ci sono regole in tal senso.

La questione che è da tempo sotto i riflettori è quella che riguarda gli over 68, i quali non possono più guidare veicoli con più di 9 posti, ovvero mezzi con carico superiore alle 20 tonnellate. A loro viene ritirata la patente C e quelle superiori. Un provvedimento che in passato era previsto a 65 anni, ma che è stato poi spostato a 68, con rinnovo annuale nei 3 anni in più. Nel caso in cui si venisse beccati alla guida di tali mezzi, non sarà certo possibile applicare l’art. 116 comma 15 e 17, che riguarda la guida con patenti di categorie diverse, ma piuttosto occorre parlare di declassificazione.

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Guida di mezzi pesanti – sicilianews24.it – fonte: Depositphotos

Legge applicata in questi casi

Quindi chi ha più di 68 anni, salvo casi in cui le condizioni di salute non ne permettano il rinnovo, possono continuare ad utilizzare solo la patente B, quelle per la guida di mezzi pesanti vengono ritirate. Ovviamente sono previste delle sonore sanzioni per chi contravviene a tale imposizione e si mette alla guida di autotreni e tir, superata la soglia di età prevista.

In verità dovrebbe essere applicato l‘articolo 126 comma 12, in relazione ai commi 3 o 4 dell’articolo, le sanzioni sono dell’art 116, comma 15-bis. Quindi nel caso in cui l’ultra 68enne si metta alla guida del mezzo sia anche proprietario del mezzo, non viene applicata la regola di incauto affidamento. Si procederà invece con una salata sanzione da abbinare al fermo amministrativo del mezzo.