“Ferie extra ai lavoratori single”: approvate le ferie appuntamenti romantici | Prendete giorni per uscire con chi volete

Un benefit insolito ma alla base dell’efficienza lavorativa, quando il datore di lavoro pensa al benessere del dipendente

In alcune aziende, la routine lavorativa si arricchisce di un’innovativa forma di permesso: il cosiddetto “Love Leave”. Si tratta di giorni di ferie extra concessi ai dipendenti single per coltivare nuove relazioni sentimentali, con l’obiettivo di migliorare il benessere personale e, di conseguenza, la produttività sul lavoro. Succede in Thailandia e l’iniziativa ha attirato attenzione mediatica e viene talvolta soprannominato Tinder Leave, in riferimento alla celebre app di incontri.

L’idea alla base di iniziative come il Love Leave è semplice: un dipendente felice nella vita privata è più motivato e soddisfatto al lavoro. Le aziende che adottano queste pratiche riconoscono che il benessere emotivo si riflette direttamente sulle performance, contribuendo a ridurre stress e turnover. La filosofia sottostante è chiara: investire sul personale significa ottenere risultati migliori per l’impresa.

Il panorama internazionale dei benefit aziendali è sorprendentemente vario. In Giappone, ad esempio, il Sacro Inemuri permette di fare brevi pisolini in ufficio, considerati segno di dedizione piuttosto che pigrizia. In Francia, invece, il Diritto alla Disconnessione tutela i dipendenti dal dover rispondere a e-mail o chiamate fuori dall’orario lavorativo, con alcune aziende che offrono anche weekend di digital detox per un completo recupero mentale.

Oltre al Love Leave thailandese, in Germania molte aziende incentivano la mobilità sostenibile con il Bonus per i Ciclisti. Chi sceglie la bicicletta per recarsi al lavoro riceve premi mensili o rimborsi chilometrici, promuovendo salute, benessere e riduzione dell’impatto ambientale. Questi benefit migliorano lo stile di vita dei dipendenti e rafforzano anche la reputazione dell’azienda in chiave green.

Benefit insoliti negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi

Negli Stati Uniti, alcune aziende offrono giorni liberi retribuiti per l’adozione o la cura di un animale domestico, includendo coperture veterinarie e assicurazioni dedicate. Nei Paesi Bassi, la flessibilità si unisce all’ergonomia: i lavoratori ricevono rimborsi per arredare in modo funzionale la postazione domestica, migliorando comfort e salute durante lo smart working.

In Belgio, molte aziende offrono auto aziendali utilizzabili anche per scopi personali, mentre in Finlandia la sauna aziendale rappresenta parte integrante della filosofia di relax e socializzazione. Queste pratiche, seppur insolite, dimostrano come il concetto di welfare aziendale possa spaziare ben oltre i tradizionali benefit economici, promuovendo coesione e benessere collettivo.

Vacanza romantica – fonte pexels – Sicilianews24.it

L’esempio della Danimarca

In Danimarca, le politiche aziendali si concentrano su equilibrio famiglia-lavoro. I congedi parentali sono bilanciati e realmente utilizzati da entrambi i genitori, e il supporto economico per la cura dei figli è parte integrante della cultura d’impresa. L’attenzione alla vita privata dei dipendenti non è quindi un extra, ma un investimento strategico nella produttività e nella soddisfazione sul lavoro.

Secondo Andrea Guffanti, General Manager di Coverflex, questi benefit non rappresentano solo gesti di generosità, ma veri e propri investimenti. Garantire un equilibrio tra vita personale e professionale aumenta impegno, lealtà e produttività. Le aziende che adottano politiche innovative attraggono talenti e creano una cultura d’impresa moderna, dove il lavoro e la vita privata si integrano armoniosamente.