Export siciliano in forte crescita: Enna vola negli Stati Uniti, Palermo prima in Italia

Export 2018

I dati dell’Ufficio studi Cgia di Mestre premiano l’agroalimentare e le province dell’Isola

Torna a crescere l’export italiano nel mondo, ma è la Sicilia a distinguersi in modo particolare nei primi nove mesi del 2025. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, le esportazioni dell’Isola registrano performance di assoluto rilievo, con alcune province che fanno segnare incrementi record, soprattutto verso il mercato statunitense.

Il dato più sorprendente riguarda la provincia di Enna, che ha visto aumentare le vendite verso gli Stati Uniti addirittura del 582,4 per cento. Un risultato che colloca il territorio ennese al secondo posto in Italia per crescita dell’export Usa, con un incremento del 7,7 per cento rispetto ai primi nove mesi del 2024. A trainare questa straordinaria performance è stato soprattutto il comparto agroalimentare, con prodotti come miele, legumi, confetture di frutta, formaggi e funghi sempre più apprezzati oltreoceano.

Guardando all’export complessivo nei mercati internazionali, Palermo si conferma protagonista assoluta. Nei primi tre trimestri del 2025, la provincia registra un aumento del 160,6 per cento, che la rende la prima provincia italiana per crescita dell’export nel mondo. Un risultato che evidenzia la vitalità del tessuto produttivo palermitano, capace di intercettare la domanda internazionale nonostante le difficoltà del contesto economico globale.

Enna si colloca al quinto posto nella classifica nazionale con un incremento complessivo del 64,2 per cento, mentre Trapani è tredicesima con un +15,8 per cento. Seguono Catania, ventesima con +10,3 per cento, e Agrigento, che segna una crescita più contenuta pari allo 0,5 per cento. Il quadro è invece negativo per alcune province: Ragusa registra un calo del 3,1 per cento, Messina del 3,3 per cento e Siracusa del 19,8 per cento. Ancora più critico il dato di Caltanissetta, che con un -24,2 per cento si colloca tra le ultime province italiane per andamento dell’export.

Analizzando nel dettaglio il mercato statunitense, emergono ulteriori elementi di interesse. Nonostante la flessione complessiva, Caltanissetta si posiziona all’undicesimo posto in Italia per export verso gli Usa, con un aumento del 58,6 per cento, subito dopo Messina che registra un +63 per cento. Palermo è diciannovesima con un incremento del 16,8 per cento, mentre Agrigento cresce del 6 per cento. Più contenuti i risultati di Ragusa (+2,4 per cento) e Trapani (+0,6 per cento).

Decisamente negativo, invece, il dato di Catania, che si colloca all’80esimo posto nazionale con una flessione del 13,4 per cento. Fanale di coda Siracusa, ultima in Italia per export verso gli Stati Uniti, con un crollo dell’88,5 per cento.

I numeri della Cgia di Mestre confermano dunque un quadro a due velocità per l’export siciliano: da un lato territori e filiere, come l’agroalimentare ennese e il sistema produttivo palermitano, capaci di competere e crescere sui mercati internazionali; dall’altro province che faticano a mantenere i livelli di esportazione, evidenziando la necessità di politiche mirate per sostenere la competitività delle imprese locali.

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