Epifania, u ‘pagghiaru: cosa è e perché si fa per la befana I La tradizionale festa ha un’origine impensabile

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u ‘pagghiaru – sicilianews24.it – fonte: Web

U ‘pagghiaru è una tradizione tipica del periodo natalizio. Una tradizione dell’epifania che ha un’origine che nessuno si aspetterebbe. 

Numerose le  tradizioni che in varie parti dell’intera Italia sono tipiche del periodo natalizia. Ovviamente nella maggior parte dei casi si parla delle tradizioni culinarie, le preparazioni che si legano a questo periodo dell’anno, dove mangiare, vuol dire ritrovarsi a tavola con la famiglia per un giorno di felicità e di serenità.

Ma al Natale non si collega solo la tradizione culinaria. In effetti sono moltissime anche le tradizioni per quello che riguarda i festeggiamenti tipici di questo momento di festa.

Insomma, i mercatini, i presepi, non sono gli unici simboli del Natale, spostandosi verso la festa dell’Epifania è possibile trovare un’altra usanza tipica della Sicilia. Si chiama U ‘pagghiaru, una festa dalle radici molto antiche, che si ricollega alla civiltà agricola che per molti anni ha dominato l’isola. Un incroci tra il sacro e il profano, un evocazione di forze della natura chiamate a proteggere la popolazione intera.

Un immenso albero che gli abitanti di Bordonaro costruiscono insieme nei primi giorni di gennaio per poi assaltarlo nella tipica ricorrenza del 6 gennaio. Una tradizione da conoscere.

La storia d’U’pagghiaru

La storia in merito a quelle che sarebbero le origini d’U’Pagghiaru parla molto chiaro. Sembra che occorra tornare inserto al XI sec., quando la Sicilia era sotto il dominio dei normanni, al quale seguito arrivarono i Padri Basiliani che introdussero a Bordonaro l’usanza di festeggiare il 6 gennaio, ovvero quella che tutti oggi, conosciamo come l’Epifania e che è anche la data del Battesimo del Signore. I festeggiamenti prevedevano dei solenni riti da compiere all’ombra di un grande albero.

Un’usanza che si è poi perpetuata nel tempo e che ogni anno portavano la popolazione di Bordonaro sotto un grande albero u’paggiaru, appunto, che veniva da loro costruito. Questo avveniva con l’utilizzo di rami di castagno, che vengono intrecciati insieme. La giornata si conclude con l’assalto all’albero con il primo che riesce a raggiungere la vetta che si aggiudica il lauto premio con prodotti alimentari.

L'assalto a U'pagghiaru - sicilianews24.it
L’assalto a U’pagghiaru – sicilianews24.it – fonte: Web

Una giornata di festa

Una tradizione che segna la fine delle feste di natale. Un pomeriggio con il parroco che celebra la messa e la tradizionale processione che va dalla Chiesa Madre fino alla piazza Semiramide dove è posto u’pagghiaru da assaltare da li a poco.

L’albero viene quindi benedetto e solo successivamente i partecipanti partono di corsa per essere i primi a raggiungere la vetta ed aggiudicarsi il premio tanto ambito. Alla fine della giornata, in tarda serata uno spettacolo di fuochi d’artificio veramente molto particolari.