Catania, Wind Jet. Stancanelli: ‘Azione forte per la salvare una straordinaria opportunità per la Sicilia’

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  Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli al termine del tavolo di confronto con Enac, Regione Sicilia e Comune di Catania, Wind Jet, Alitalia-Cai e le organizzazioni sindacali convocato dal minist…

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di redazione

  Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli al termine del tavolo di confronto con Enac, Regione Sicilia e Comune di Catania, Wind Jet, Alitalia-Cai e le organizzazioni sindacali convocato dal ministero dello Sviluppo economico sul futuro della compagnia aerea siciliana a cui ha partecipato, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
‘A Roma abbiamo lavorato facendo squadra nell’interesse della Sicilia ad avere un vettore che colleghi l’isola con il resto del Paese e l’Europa, ma anche per garantire il posto di lavoro alle centinaia di dipendenti e a salvaguardare i diritti delle migliaia di passeggeri.  Alitalia dice che ha ancora un interesse strategico per Wind Jet e le reali intenzioni le misuremo nei prossimi giorni, mentre per quanto riguarda Wind Jet nei prossimi giorni si utilizzeranno a pieno le norme per salvaguardare la licenza e i creditori, salvaguardando così anche l’importante indotto che ruota attorno a Wind Jet e garantire la coninuità aziendale. Abbiamo inoltre convinto Il governo a impegnarsi  a monitorare la vicenda per garantire la continuità della licenza e non far fallire la compagnia. Sono buone premesse per salvare questa straordinaria opportunità di lavoro e sviluppo per la Sicilia di avere una compagnia aerea siciliana, tenuto conto che nel confronto odierno si era partiti molto male: adesso, però, possiamo sperare di superare le difficoltà che pure ancora ci sono. Ovviamente non molleremo la presa, siamo solo ai primi passi, rimarremo vigili sempre accanto ai dipendenti, ai vertici aziendali, ai sindacati per dare uno sbocco positivo alla vertenza su cui  anche oggi abbiamo  chiesto con forza al governo che venga fatta chiarezza, evitando, senza pregiudizia ma con fermezza, che per una trattativa che ha punti poco chiari a pagare fossero ancora una volta i siciliani”.