Ufficiale Sicilia: “La tassa più odiata non la pagate più”: sì, si tratta proprio dell’I… | Cittadini preparatevi a festeggiare

Soldi (Pixabay) Sicilianews24

Arrivano buone notizie per una bella fetta di popolazione che non dovrà pagare questa tassa. Tutto quello che c’è da sapere. 

L’Italia è notoriamente uno dei paesi europei con la pressione fiscale più elevata. Nel 2024, si è classificata al terzo posto tra i paesi OCSE, con una pressione fiscale pari al 42,8% del PIL, dietro solo a Francia (43,8%) e Danimarca (43,4%). Questa percentuale supera di gran lunga la media OCSE del 33,9%.

Le tasse in Italia sono diversificate e incidono su vari aspetti della vita. Le principali fonti di gettito fiscale includono i contributi di previdenza sociale, le imposte sul reddito e l’IVA. L’IRPEF, ad esempio, è un’imposta progressiva, con aliquote che aumentano con il reddito, partendo dal 23% per i redditi più bassi e arrivando al 43% per quelli più elevati.

Le differenze con paesi dove si pagano meno tasse sono notevoli. L’Irlanda, ad esempio, ha una pressione fiscale molto più bassa, intorno al 21,8% del PIL, e aliquote sulle società particolarmente basse, attirando così numerosi investimenti. Anche paesi come la Romania e Malta presentano percentuali inferiori alla media europea.

Questa elevata tassazione in Italia si traduce in un minor potere d’acquisto per i cittadini e in una minore competitività per le imprese. Sebbene i servizi pubblici siano finanziati da queste entrate, la percezione diffusa è che la qualità dei servizi non sempre giustifichi un carico fiscale così elevato, alimentando dibattiti sulla necessità di una riforma fiscale.

L’evasione fiscale condiziona

L’elevato carico fiscale in Italia è strettamente legato al problema dell’evasione fiscale, che sottrae ingenti risorse alle casse dello Stato. Si stima che l’ammontare dell’evasione fiscale e contributiva nel nostro Paese sia di decine di miliardi di euro l’anno. L’evasione ha toccato il 4,1% del PIL, e sebbene ci siano stati miglioramenti in alcune imposte il fenomeno resta strutturale.

In confronto ad altri paesi europei, l’Italia presenta un divario di gettito IVA, ovvero la differenza tra l’IVA attesa e quella effettivamente riscossa. Fino a pochi anni fa  l’Italia era prima in Europa per evasione IVA con 14,6 miliardi di euro non riscossi.

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Buone notizie in Sicilia

In Sicilia è stata introdotta un’importante agevolazione fiscale per gli enti che si occupano di attività sociali e di volontariato. Questa misura prevede un’esenzione dal pagamento dell’IRAP, una tassa regionale sul valore della produzione, permettendo a ogni ente coinvolto di ottenere fino a 300.000 euro di benefici. L’obiettivo è supportare chi opera nel sociale.

Questa agevolazione è dedicata a cooperative, associazioni senza scopo di lucro e imprese del settore sociale che lavorano in Sicilia. Riguarda enti di ogni dimensione, purché le loro attività rientrino nei servizi ammessi. L’incentivo è valido per un periodo di diversi anni, puntando a promuovere l’inclusione sociale e a rafforzare la presenza e l’operato di queste realtà sul territorio siciliano.