#Tanomattinale 9 marzo 2021: virus assassino, Draghi, Benno, Lula, traffico di orologi

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno, sono qui anche se un pò in ritardo.

Un anno fa, un minuto dopo la mezzanotte, il 10 marzo, con l’inizio del lockdown generale in Italia, speriamo l’unico, cominciava il terribile incubo che sta pesantemente condizionando le nostre vite nella migliore delle ipotesi, le ha devastate nella peggiore. Se volete leggere un approfondimento molto interessante sui contraccolpi psicologici, date un’occhiata all’articolo di Emilia Neri che ho pubblicato stamattina sul mio blog IlVulcanico.it.

I dati sono spaventosi, terrificanti: nel nostro Paese abbiamo superato ieri la inquietantissima soglia ufficiale dei centomila morti (100.103) per Covid 19, con oltre tre milioni di contagi, che ci collocano all’ottavo posto del mondo per numero di ammalati, ma siamo quinti per quantità di decessi, dopo Stati Uniti, India, Brasile e Regno Unito. Cose talmente brutte che ieri, udite udite, il Super Tutto Presidente del Consiglio ed ex Super Muto Mario Draghi parlò alla nazione e disse anche cose serie e significative, ma su questo battute a parte non avevo dubbi. Anche perché una volta tanto che si decide e lo fa, non può dire banalità o minchiate. Qualche passaggio importante voglio riportarlo, così se alla fine faccio un libro con tutte le puntate del mattinale si potrà ritrovare. Il primo: “… soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più. La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita non lontana”.

E poi: “Siamo solo all’inizio. Il nostro compito – e mi riferisco a tutti i livelli istituzionali – è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile. Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni”.

E ancora: “Un nostro concittadino su venti è stato contagiato – secondo i dati ufficiali che, come è noto, sottostimano la diffusione del virus. Mai avremmo pensato che un anno dopo ci saremmo trovati a fronteggiare un’emergenza analoga e che il conto ufficiale delle vittime si sarebbe avvicinato alla terribile soglia dei centomila morti. Dobbiamo al rispetto della memoria dei tanti cittadini che hanno perso la vita il dovere del nostro impegno.

Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli. Questo non è il momento di dividerci o di riaffermare le nostre identità”.Parole che, oltre a manifestare realistica preoccupazione, provano a infonderci un pizzico di fiducia, insieme al tanto fervore che vediamo in giro per accelerare l’avvio della campagna vaccinale “di guerra” ad aprile, quando ci sarà (si spera) un più consistente approvvigionamento di dosi e la logistica migliore, gestita sul campo principalmente da esercito e protezione civile, per la somministrazione.

Stranamente, a proposito delle ventilate nuove misure di contenimento del maledetto assassino che intanto continua la sua terribile avanzata, mi preoccupa abbastanza il fatto che mi trovo di nuovo d’accordo con il rozzo selfista quando dice che ha senso chiudere tutto o quasi se in quel periodo si potrà davvero fare una vaccinazione a tappeto. Mi sa che tra poco migliorerò le mia capacità di selfista, mentre non mi verrà facile una escalation di rozzezza …Scherzo un pò per esorcizzare, in realtà dentro di me sugnu scantatissimo (sono molto spaventato) anche se cerco di non rischiare quasi nulla. Staremo a vedere, ci aspetta lo spettacolo drammatico, da vivere sulla nostra pelle con grande tensione, dei Draghi che sputano fuoco e fiamme per cercare di uccidere il feroce nemico invisibile. E anche se i Draghi non ci piacciono, dovremo fare un gran tifo per loro, cioè per noi.

Dopo tutte queste gran chiacchiere sul Coviddi, che purtroppo ci stanno, oggi do spazio a due altre notizie. La prima, dall’Italia, è la conferma dalla procura di Bolzano della spaventosa confessione senza rimorsi di Benno Neumar, il giovane mostro che ha ucciso per soldi il padre Peter e la madre Laura Perselli strangolandoli con una corda e poi gettandoli nell’Adige, dopo averli caricati nel bagagliaio della Volvo di famiglia. Nonostante la mia lunga esperienza, mi è venuto il conato di vomito leggendo i dettagli di questa storiaccia sul Corriere della Sera: ve lo consiglio se siete nell’anima un pò sadici come sono io e vi piace leggere particolari macabri.

La seconda notizia viene dal Brasile, dove la Corte Suprema ha annullato le condanne dell’ex presidente Lula, che ricordo popolarissimo e amatissimo dal popolo quando andai a Rio e San Paolo nel 2002, che l’anno prossimo potrà tornare a candidarsi alla presidenza contro il turpe e devastante Bolsonaro.Ps: il mattinale deve dare le notizie fresche e allora vi riporto dall’Ansa Sicilia questa freschissima su un traffico illecito di orologi di lusso da parte di un clan mafioso: “Il Nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone e un sequestro preventivo, emessi dal G.I.P. di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia … Secondo gli investigatori gli indagati, a vario titolo, avrebbero reinvestito ingenti risorse finanziarie (provenienti dai reati commessi nel territorio palermitano) nel business del commercio “in nero” degli orologi di lusso, destinati a facoltosi clienti, realizzando operazioni finanziarie anche con l’estero, grazie a una fitta rete di relazioni d’affari con operatori del settore compiacenti (esercizi di “compro-oro” a Londra, Milano, Roma e Palermo). Operazioni in corso in Sicilia, Lombardia, Piemonte, Toscana e Friuli Venezia Giulia Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di favoreggiamento personale, riciclaggio, autoriciclaggio, con l’aggravante del reato transnazionale e di aver favorito “Cosa Nostra”.

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Pubblicato da Gaetano Perricone su Lunedì 8 marzo 2021