#Tanomattinale 8 maggio 2022: guerra in Ucraina, bombe sopra una scuola, 60 morti; per il segretario di Stato americano Blinken, Putin cerca di stravolgere la storia; Stoltenberg, la guerra non finirà presto, ma la Nato aiuterà l’Ucraina; per il presidente della Duma russa gli Stati Uniti prendono parte alla guerra; evacuati da Azvostal tutti i civili; in Afghanistan torna il burka obbligatorio

Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica, auguri a tutte le vostre mamme.

Guerra Russia-Ucraina, siamo al giorno 74. Circa 60 persone sono state uccise in un attacco aereo contro una scuola nel villaggio di Bilohirivka, nella regione di Luhansk. Come riporta Ukrinform news, agenzia di stampa ucraina, lo ha riferito su Telegram Serhii Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Secondo lui, alle 16:37 del 7 maggio, a Bilohirivka, l’attacco aereo russo ha provocato incendi nell’edificio scolastico su un’area di circa 300 metri quadrati e nella Casa della Cultura. L’incendio è stato spento per quasi quattro ore, le macerie sono state poi smantellate e sono stati ritrovati i corpi di due vittime. Trenta persone sono state evacuate, sette delle quali ferite.”

Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte. Si tratta di vere e proprie atrocità del ‘mondo russo’: il cinico bombardamento di una scuola con un rifugio antiaereo, l’uccisione di bambini a Pryvillia. I russi no “Non importa chi uccidono. Se non possono uccidere un soldato, uccideranno un bambino innocente”, ha detto Haidai. Circa 90 persone si nascondevano nel seminterrato della scuola.

“Putin cerca di stravolgere la storia per giustificare la guerra contro l’Ucraina”: parole importanti, con il carico di retorica, quelle del Segretario di Stato americano Blinken. Scrive Ukrinform news: “Nonostante i tentativi di Putin di distorcere la storia della seconda guerra mondiale per giustificare una nuova aggressione in Europa, è l’Ucraina che ora incarna lo spirito di vittoria sui nazisti. “Mentre la guerra infuria di nuovo in Europa, dobbiamo aumentare la nostra determinazione a resistere a coloro che ora cercano di manipolare la memoria storica per portare avanti le proprie ambizioni”, si legge nella dichiarazione del Segretario di Stato americano Antony Blinken in occasione del giorno del 77° anniversario della vittoria in Europa. Ha sottolineato che la vittoria degli Alleati sui nazisti dovrebbe essere onorata come un risultato di eroismo e sacrificio collettivo.

“Il presidente Putin cerca di stravolgere la storia per tentare di giustificare la sua guerra brutale e non provocata contro l’Ucraina. Coloro che studiano il passato conoscono il presidente Zelenskyy e il coraggioso popolo ucraino incarna lo spirito di coloro che hanno prevalso durante la seconda guerra mondiale”, ha affermato Blinken. Gli ucraini stanno difendendo valorosamente il loro paese, la loro democrazia e il legittimo futuro dell’Ucraina in un’Europa intera, libera e in pace, ha osservato il Segretario di Stato americano. “Mentre commemoriamo la fine della seconda guerra mondiale in Europa, abbiamo un sacro dovere verso i caduti: dire la verità sul passato e sostenere tutti coloro che nel nostro tempo difendono la libertà. La comunità transatlantica che abbiamo costruito con i nostri alleati e partner è stata e rimane essenziale per il nostro progresso verso un futuro più sicuro, più giusto e più prospero”, ha sottolineato il massimo diplomatico statunitense”.

Altrettanto importanti quelle del Segretario generale della Nato Stoltenberg: “La NATO presume che la guerra della Russia contro l’Ucraina non finirà rapidamente, ma l’Ucraina vincerà e la NATO fornirà assistenza”, riferisce sempre Ukrinform. Al quotidiano tedesco Welt in un’intervista, Stoltenberg ha detto che la NATO è determinata ad aiutare l’Ucraina mentre Putin fa la guerra, “anche se ci vogliono mesi o anni”. Allo stesso tempo, Stoltenberg vuole “fare tutto il possibile” affinché il conflitto non si espanda. Nei prossimi giorni, secondo Stoltenberg, “possiamo aspettarci e dobbiamo prepararci per l’offensiva russa e una brutalità ancora maggiore, difficoltà ancora maggiori e una distruzione ancora maggiore di infrastrutture critiche e aree residenziali”.

Secondo lui, l’attuale offensiva russa nell’Ucraina orientale non ha ancora preso slancio mentre le truppe ucraine si difendono. “Vediamo un netto contrasto tra le forze russe e ucraine: le truppe ucraine sono coraggiose e sanno per cosa stanno combattendo. Le truppe russe soffrono di scarsa leadership, scarso morale e molti non sanno per cosa stanno combattendo”, ha affermato il Segretario generale della NATO . Stoltenberg vede il suo compito principale nell’impedire una guerra su larga scala in modo che la guerra non si espanda dall’Ucraina in poi e per ridurre al minimo il rischio attraverso la deterrenza e la difesa collettiva. Secondo il suo leader, la NATO “non è parte in guerra consapevolmente”. Allo stesso tempo, l’Alleanza sta aumentando le truppe e l’equipaggiamento sul suo fianco orientale per proteggere i suoi membri. A suo avviso, la Germania gioca un ruolo di primo piano in questo.

Commentando le minacce nucleari di Mosca, Stoltenberg ha dichiarato: “Sentiamo la minacciosa retorica nucleare della leadership russa. Questo è irresponsabile e sconsiderato. La guerra nucleare non può essere vinta e non dovrebbe mai essere combattuta, anche in Russia”. Ha anche sottolineato che dall’inizio della guerra su vasta scala in Ucraina il 24 febbraio, la NATO non ha notato alcun cambiamento nella strategia nucleare russa. Pertanto, l’Alleanza non vede indicazioni di un più alto livello di preparazione dell’arsenale nucleare russo, ha affermato il Segretario generale. Stoltenberg ha aggiunto che “l’Ucraina deve vincere questa guerra perché difende il suo paese. I membri della NATO non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo sempre opposti al controllo russo su parti del Donbas nell’Ucraina orientale”.

Per quanto riguarda gli accordi di pace, la decisione deve essere presa dalla stessa Ucraina, ha concluso il leader dell’Alleanza.Contro accuse molto forti da parte russa. Dall’agenzia di stampa ufficiale TASS: “Gli Stati Uniti hanno infatti ammesso di essere coinvolti nel coordinamento delle operazioni di combattimento dell’Ucraina e quindi di partecipare ad azioni militari contro la Russia, ha affermato sabato il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin. “Gli Stati Uniti stanno prendendo parte alle operazioni militari in Ucraina”, ha scritto sul suo canale Telegram. “Oggi Washington sta sostanzialmente coordinando e progettando operazioni militari, partecipando così direttamente alle azioni militari contro il nostro Paese”. Il presidente della camera bassa del parlamento russo ha sottolineato di non parlare solo della fornitura di armi e hardware. “Chiedendo che le fughe di notizie sullo scambio di informazioni con l’Ucraina fossero tappate, il presidente degli Stati Uniti [Joe] Biden ha ammesso che Washington era stata declassificata”, ha detto Volodin.

“La leadership statunitense dovrebbe anche essere ritenuta responsabile dei crimini commessi dal regime nazista di Kiev in Ucraina, ampliando così l’elenco dei criminali di guerra”, ha concluso”.Una buona notizia: “Tutte le donne, i bambini e gli anziani” sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità ucraine. “L’ordine del presidente è stato eseguito: tutte le donne, i bambini e gli anziani sono stati evacuati da Azovstal. Questa parte della missione umanitaria a Mariupol è stata completata”, ha detto la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk. L’evacuazione dei civili si è così conclusa entro la scadenza dei tre giorni di cessate il fuoco dichiarato da Mosca, fissata nel tardo pomeriggio”. Conferma la Tass, con i dettagli: “Un gruppo di 50 persone è stato evacuato sabato dall’acciaieria Azovstal nella città di Mariupol, ha affermato in una nota il Centro di difesa territoriale della Repubblica popolare di Donetsk (DPR). “Cinquanta persone sono state evacuate dal complesso siderurgico Azovstal a Mariupol oggi, 7 maggio”, si legge nella dichiarazione. Detto questo, il numero totale di civili evacuati dalla struttura ha raggiunto 176”.

Altri numeri ancora di civili evacuati in un’altra nota: “Le autorità della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) hanno evacuato 373 persone, inclusi 43 bambini, dalla città di Mariupol lo scorso giorno, ha affermato sabato il Centro di difesa territoriale della DPR in una dichiarazione su Telegram. “Un totale di 373 persone, tra cui 43 bambini, sono state evacuate da Mariupol nei giorni scorsi, dalle 8:00 del 6 maggio alle 8:00 del 7 maggio. Sono state portate in un centro di assistenza agli sfollati allestito dal Ministero per le Emergenze del DPR”, si legge nel comunicato. Dal 5 marzo 28.709 persone sono state evacuate dalla città in questa direzione …Le truppe russe e le forze della DPR hanno aperto regolarmente corridoi umanitari dalla fine di marzo”. “Tutte le donne, i bambini e gli anziani” sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità ucraine.

“Mentre tutte le attenzioni sono puntate sulla guerra in Ucraina, in tanti altri luoghi del mondo continuano ad accadere cose molto discutibili. In Afghanistan, ci racconta l’Ansa, il leader supremo dei talebani ha ordinato con un decreto alle donne di indossare il burqa in pubblico, riportando indietro la storia di oltre 20 anni. L’imposizione del burqa è motivata dal fatto che “è tradizionale e rispettoso”, secondo il leader supremo talebano Hibatullah Akhundzada che ha firmato il decreto reso pubblico sabato dal governo talebano davanti alla stampa a Kabul.

“Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane – si legge nel decreto – dovrebbero velarsi il viso di fronte a un uomo che non è un membro della loro famiglia”, per evitare provocazioni. Ma non solo: se non hanno un compito importante da svolgere all’esterno, è “meglio che rimangano a casa”.

Nel martoriato Afghanistan la storia torna dunque indietro di oltre 20 anni. I talebani avevano infatti imposto l’uso del burqa durante il loro primo periodo al potere tra il 1996 e il 2001, segnato da una forte repressione dei diritti delle donne, in base alla loro radicale interpretazione della Sharia, la legge islamica.

E’ tutto per oggi. Buona giornata. Il mio mattinale domani si ferma e ritorna martedì.

(le foto dal web)