Sei un lavoratore dipendente? Licenziarti ti conviene: col Bonus Disoccupato arrivi a 1800€/mese, senza lavorare

Scopri il bonus disoccupati, è davvero ricco e risolverà ogni tuo problema.

Siamo in un periodo storico particolare: il lavoro, per quanto lentamente questo mercato si stia riprendendo dopo la fatica della pandemia, è comunque un tema ancora delicato per moltissime persone, che spesso si trovano lo stipendio ridotto o addirittura sostituito dalla cassa integrazione. Dall’altro, la vita quotidiana costa sempre di più e i rincari sono pesanti per ogni famiglia.

In un panorama del genere, è importante capire quali sono i bonus di cui si può approfittare grazie al proprio ISEE e, quindi, quali sono le modalità giuste per richiederli. Queste forme di sostegno economico sono state pensate proprio per sostenere le famiglie più bisognose e consentire loro di svolgere le normali attività quotidiane, o alcuni interventi extra alla casa o a sé stessi.

Oggi parliamo di un bonus finalizzato a chi ha perso il lavoro. Si tratta di una somma aggiuntiva alla Naspi, chiamata anche disoccupazione e si chiama Sostegno del Reddito: questo spetta a chiunque sia stato precedentemente assunto con uno o più contratti di somministrazione, a tempo determinato o indeterminato, o con apprendistato. Ecco a quanto ammonta.

Cos’è il Sostegno al Reddito

A differenza della Naspi, che viene pagata dall’Inps, il SaR viene pagato da Forma.Temp., cioè il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavori in somministrazione. Per ottenerlo si deve essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver maturato almeno 110 giorni di lavoro o aver concluso la procedura in Mancanza di occasioni di lavoro (Mol). In alternativa, lo si piò prendere anche se si ha maturato almeno 90 giorni nell’arco degli ultimi 12 mesi.

In aggiunta alla Naspi, l’ex lavoratore con contratto di somministrazione che rispetta i requisiti può fare richiesta di questo Sar: nel caso di chi ha lavorato almeno 110 giorni e di chi ha concluso la procedura con la Mol è pari a 1000 euro lordi. Scende a 780 euro, invece, nel terzo caso.

La somma è importante

Considerando un lavoro già ben pagato in partenza, quindi, la somma tra la Naspi e il Mol va a creare un’entrata mensile di certo non indifferente che, soprattutto nei primi mesi quando la Naspi è alle sue percentuali più alte, consente di vivere con serenità e di dare fondo ai propri progetti.