Sanità Sicilia, “Eccellenza nazionale”: in questo ospedale c’è il reparto migliore d’Italia

Policlinico Paolo Giaccone, l’otorinolaringoiatria tra i centri top per impianti cocleari: Leader in Sicilia e tra i primi venti centri italiani

L’Unità operativa di Otorinolaringoiatria del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo, diretta dal professor Salvatore Gallina, si conferma un punto di riferimento nazionale per la chirurgia dell’orecchio, inclusi gli impianti cocleari. Secondo i dati del Programma nazionale esiti di Agenas, relativi al 2024, l’unità registra i volumi più elevati di ricoveri e procedure chirurgiche tra le strutture monitorate a livello nazionale.

Nel corso del 2024 sono stati eseguiti 31 impianti cocleari su pazienti con ipoacusia profonda, consolidando la posizione del Policlinico come primo centro in Sicilia per volume di attività. A livello nazionale, la struttura si colloca tra i primi venti centri per la chirurgia della sordità, evidenziando la capacità dell’unità di attrarre pazienti anche da fuori regione. La gestione clinica è coordinata dal professor Francesco Dispenza, direttore della scuola di specializzazione in Otorinolaringoiatria, che ha sottolineato l’importanza della formazione continua e dell’aggiornamento professionale nel mantenimento degli standard di eccellenza.

La direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari, ha evidenziato come l’elevato livello di competenza e l’esperienza consolidata dell’équipe rappresentino un asset strategico per il sistema sanitario regionale. I risultati certificati da Agenas confermano la qualità dell’attività svolta, rafforzando il ruolo del Policlinico Paolo Giaccone come centro di riferimento per la chirurgia otologica e per gli impianti cocleari.

Secondo Furnari, i dati confermano anche la capacità dell’ospedale di ridurre l’emigrazione sanitaria, offrendo ai cittadini siciliani percorsi di cura altamente specializzati e sicuri. La disponibilità di interventi complessi sul territorio regionale consente di garantire un’assistenza appropriata senza costringere i pazienti a rivolgersi a centri fuori regione, rafforzando al contempo la missione assistenziale e la capacità attrattiva dell’azienda ospedaliera.

Visione condivisa e collaborazione


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