Teleradiologia e telemedicina: la Sicilia investe nelle aree disagiate: potenziamento tecnologico nelle isole minori
La Regione Siciliana compie un passo significativo per rafforzare l’assistenza sanitaria nelle isole minori e nei territori caratterizzati da difficoltà di accesso. Con un decreto dell’assessorato regionale alla Salute, è stato finanziato il servizio di teleradiologia nelle isole e nelle zone interne più isolate, un’iniziativa che porta innovazione tecnologica e maggiore tempestività nell’assistenza ai cittadini.
Il finanziamento, pari a 770 mila euro, sarà gestito dall’Asp di Palermo e prevede anche il potenziamento della dotazione informatica per il personale medico in servizio sulle isole di Favignana, Marettimo, Levanzo, Ustica, Vulcano, Salina, Filicudi, Stromboli e Panarea. L’obiettivo è consentire ai medici locali di accedere a strumenti di telemedicina, teleassistenza e teleconsulto, migliorando così il monitoraggio dei pazienti cronici e garantendo un’assistenza più rapida ed efficace.
Il senatore Nino Germanà, segretario regionale della Lega, ha sottolineato come il partito abbia da tempo sostenuto la necessità di interventi mirati nelle aree difficili. “Siamo soddisfatti che dalle parole e dalle idee si sia passati ai fatti”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di un impegno concreto sul diritto alla salute nelle isole minori e nelle aree interne della Sicilia.
Secondo Germanà, l’introduzione di servizi digitali nella sanità locale rappresenta un grande passo avanti per l’implementazione della telemedicina, consentendo consulti a distanza, monitoraggio costante dei pazienti e maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi sanitari. L’iniziativa rafforza la capacità del sistema sanitario regionale di rispondere alle esigenze dei cittadini, riducendo disagi e tempi di attesa.
