Sanità, abbattimento liste d’attesa: le proposte operative del Sindacato medici specialisti accreditati

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Il Sindacato medici specialisti accreditati esterni della Regione Sicilia lancia alcune proposte sulla risoluzione di diverse criticità connesse all’attuazione del PNRR – Missione 6 Salute e alla realizzazione delle Case della Comunità, all’abbattimento delle liste di attesa, al coinvolgimento nei piani di prevenzione e screening, vaccinazioni.

Il dottore Salvatore Gibiino, Segretario nazionale del Sindacato SBV aderente al CIMEST – Coordinamento Intersindacale degli Specialisti Ambulatoriali Accreditati Esterni della Regione Siciliana -, nel rappresentare una componente strutturale dell’assistenza specialistica territoriale regionale, intende sottoporre all’attenzione del Governo alcune criticità e eventuali proposte operative connesse all’attuazione del PNRR – Missione 6 Salute e alla realizzazione delle Case della Comunità, all’abbattimento delle liste di attesa, al coinvolgimento nei piani di prevenzione e screening e vaccinazioni.

L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Missione 6 Salute rappresenta per la Regione Siciliana una occasione strategica di rafforzamento strutturale dell’assistenza territoriale, in particolare attraverso l’attivazione delle Case della Comunità previste dal DM 77/2022 recepito dalla Regione Sicilia che definisce il nuovo modello di assistenza territoriale fondato su integrazione multiprofessionale, prossimità delle cure e utilizzo coordinato delle risorse pubbliche e del privato accreditato.

Tali decreti nazionali e regionali, in coerenza con la Legge 5/2009 della Regione Sicilia nonché con il D.Lgs. 502/1992 e s.m.i. che qualificano il sistema dell’accreditamento come parte integrante e ordinaria del Servizio Sanitario, senza alcuna distinzione gerarchica rispetto all’erogazione diretta, in particolare con riferimento all’art. 3 quinquies più volte richiamato nel PNRR che a pag. 23 così recita: “Tutte le strutture fisiche territoriali già esistenti devono utilmente rientrare nella progettazione della nuova geografia dei servizi e strutture territoriali e quindi delle CdC e dei servizi correlati in rete. Il piano di sviluppo dei servizi territoriali di ogni singolo contesto regionale deve quindi tendere ad una progettazione dei servizi in rete, con una precisa selezione delle infrastrutture fisiche esistenti da valorizzare, riorientare con altre vocazioni e servizi o dismettere”.

Di conseguenza il raggiungimento degli obiettivi PNRR (copertura territoriale, presa in carico, riduzione delle liste d’attesa, integrazione multiprofessionale, programmi di prevenzione, di screening e vaccinali) richiede l’utilizzo pieno e sistemico di tutte le risorse già presenti nel SSR, incluse le specialistiche ambulatoriali accreditate esterne, già operative, controllate e contrattualizzate che con le proprie 1.650 strutture, capillarmente presenti sul territorio, erogano ben oltre il 70% di tutte le prestazioni.

Razionale politico-strategico regionale con il coinvolgimento degli specialisti accreditati nelle Case della Comunità

La presente proposta intende: supportare l’Assessorato nel governo uniforme dell’attuazione delle Case della Comunità; evitare modelli disomogenei tra le 9 ASP; rafforzare il ruolo del territorio senza aggravio di costi strutturali; valorizzare il privato accreditato come leva di sistema e non come soggetto residuale; risolvere le gravissime criticità di mancanza di personale specialistico nelle CdC; evitare la sottoutilizzazione degli specialisti accreditati esterni già operanti nell’erogazione dei LEA;

Il SBV aderente al CIMEST chiede pertanto l’inserimento formale degli specialisti accreditati: nei percorsi clinico-assistenziali territoriali, nei modelli di presa in carico della cronicità, nelle reti specialistiche afferenti alle Case della Comunità, nel coinvolgimento alle risorse aggiuntive destinate all’abbattimento delle liste di attesa, nel partecipare ai programmi di prevenzione secondaria, in coerenza con il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP); nel collaborare alle campagne vaccinali, ampliando in modo significativo i punti di accesso per la popolazione; nel prendere parte alle campagne di screening per tutte le principali patologie contribuendo alla diagnosi precoce e alla presa in carico tempestiva.

Al fine di: incrementare rapidamente l’offerta specialistica territoriale, maggiore prossimità ai cittadini, incrementare l’adesione ai programmi di prevenzione, ridurre le disuguaglianze territoriali di accesso alle cure, ridurre in modo strutturale i tempi di attesa, contenere il ricorso improprio alle strutture ospedaliere, ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso.

Tale misura consentirebbe l’immediato utilizzo di capacità produttiva già disponibile, con benefici misurabili in tempi brevi.

Si propone pertanto un modello regionale unico, declinabile a livello aziendale, che integri stabilmente la specialistica accreditata esterna nelle CdC.

La presente proposta si pone come strumento di supporto tecnico e strategico all’Assessorato regionale, al fine di: accelerare l’attuazione del PNRR, garantire equità territoriale, rafforzare il sistema sanitario regionale, valorizzare competenze già disponibili nel SSR, ridurre il divario assistenziale tra Nord e Sud.

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