Regole per la Sicilia con l’ordinanza di Musumeci dopo il Dpcm

L’ordinanza emanata dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ricalca per grandi linee le regole dettate dal nuovo Dpcm emenato dal governo Conte.

Sulla mobilità resta la regola che dalle ore 23 alle ore 5 del giorno successivo sono limitati gli spostamenti con ogni mezzo, ad eccezione degli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza, per motivi di salute, ovvero per il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.

Sul capitolo trasporti linea più dura, l’ordinanza infatti dice che: “Nel rispetto delle misure di carattere sanitario finalizzate alla prevenzione e al contenimento dell’infezione da Covid-19 di cui alle disposizioni nazionali vigenti in materia, per il servizio di trasporto pubblico locale di linee urbane ed extraurbane su gomma è consentita l’occupazione del 50% dei posti a sedere e in piedi per i quali il mezzo è omologato. In ogni caso deve essere assicurato il distanziamento interpersonale di almeno un metro come previsto dalle vigenti disposizioni”.

Le limitazioni “si applicano anche al Trasporto Pubblico Regionale/Locale di linea ferroviario, automobilistico extraurbano nonché al Trasporto Pubblico non di linea e servizi autorizzati (taxi, noleggio con conducente, noleggio senza conducente, sia automobilistico che bus, autobus ai fini turisti), al trasporto pubblico funiviario e scolastico”.

La ristorazione è consentita fino alle 18 ed inoltre, per l’asporto e la consegna a domicilio inerenti ai servizi di ristorazione gli spostamenti sono consentiti fino alle ore 24.00.

Per quanto riguarda i negozi, la domenica l’attività di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, compresi i centri commerciali e gli outlet, è consentita fino alle ore 14, ad eccezione di farmacie, edicole e tabaccherie a cui si applica il vigente orario di chiusura.

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Sul fronte scuola confermata la sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori dell’Isola con il contestuale avvio della didattica a distanza ma “è attribuita facoltà ai dirigenti scolastici di attivare ogni azione per garantire i servizi scolastici agli studenti disabili o portatori di bisogni speciali ovvero per assicurare la continuità dell’azione formativa in caso di particolari e limitate situazioni di contesto, derivanti da motivate difficoltà di ordine tecnico-informatico e/o organizzativo”.

Ma non mancano le polemiche, il consigliere comunale di Italia Viva-Sicilia Futura Ottavio Zacco parla di “confusione” e precisa: “La nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana ha generato un’ulteriore confusione nel settore scolastico, in quanto l’art 13 prevede che in ogni luogo chiuso al di fuori della propria abitazione è obbligatorio l’uso della mascherina, pertanto in contrasto con le linee guida delle scuole, dove è previsto che nel caso in cui si possa mantenete la distanza di sicurezza non è necessario l’utilizzo delle mascherine. 
Pensare di far tenere le mascherine per 6 ore consecutive in classe, soprattutto con l’approssimarsi del periodo invernale che non consentirà di poter tenere le finestre aperte è una follia, pertanto urge un chiarimento in merito per dissipare ogni dubbio”.

Infine stop anche per piscine, palestre, cinema e teatri. Per questi due settori, però, il governatore Musumeci sarebbe pronto a chiedere al governo nazionale una deroga.

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