PRELIEVO DI ORGANI ALL’UMBERTO I

Venerdì 20 gennaio all’ospedale Umberto I di Siracusa i sanitari dell’Ismet di Palermo collaborati dal personale medico e infermieristico della sala operatoria chirurgica e dall’equipe operatoria di oculistica del nosocomio aretuseo hanno effettuato un prelievo multi organo su una donna di 66 anni.

 

Venerdì 20 gennaio all’ospedale Umberto I di Siracusa i sanitari dell’Ismett di Palermo collaborati dal personale medico e infermieristico della sala operatoria chirurgica e dall’equipe operatoria di oculistica del nosocomio aretuseo hanno effettuato un prelievo multi organo su una donna di 66 anni di Siracusa ricoverata a Villa Azzurra e deceduta a seguito di emorragia cerebrale spontanea. Il collegio medico, composto dal coordinatore provinciale prelievi d’organo Franco Gioia Passione, Maurilio Carpinteri dirigente medico dell’Anestesia e rianimazione dell’ospedale Umberto I, dal dirigente medico della DMPO Giovanni Burgaretta e dal neurofisiopatologo Maria Ministeri di Palermo si è riunito intorno alle ore 15,30 di venerdi presso l’ospedale Umberto I di Siracusa dove la donna è stata trasferita e, dopo il relativo periodo di osservazione, ha dichiarato l’avvenuto decesso per accertata morte cerebrale. Ottenuta la non opposizione al prelievo degli organi da parte dei parenti, si è provveduto pertanto ad allertare il Centro regionale trapianti che ha messo in moto il meccanismo in seguito al quale si è proceduto al prelievo di fegato, reni e cornee. Il fegato ed un rene sono stati trasferiti a Palermo, un rene a Catania mentre le cornee sono andate alla Banca delle Cornee di Palermo. Già in vita la donna aveva espresso la volontà di donare i suoi organi. Ancora una volta da Siracusa – sottolinea il coordinatore Franco Gioia Passione – parte un messaggio di grande solidarietà e di altruismo che pur nella sofferenza e nel dolore per la perdita di un proprio caro consentirà ad altre persone di continuare a vivere. Si tratta del terzo prelievo dallo scorso anno effettuato all’ospedale aretuseo che conferma come la cultura della donazione stia cambiando”..