Palermo più sicura, firmato protocollo “Mille occhi sulla città”
PALERMO (ITALPRESS) – Maggiore sicurezza sul territorio: è il fine ultimo di “Mille occhi sulla città”, il protocollo d’intesa firmato, stamane, presso la prefettura di Palermo dal prefetto, Maria Teresa Cucinotta, insieme al sindaco Roberto Lagalla e ai rappresentanti degli Istituti di vigilanza privata KSM, Mondialpol Security e Sicurtransport, con l’obiettivo “di favorire la collaborazione informativa tra gli Istituti di vigilanza privata e le Forze di Polizia, rafforzando il complessivo dispositivo di controllo del territorio”.
Una firma a tutela del cittadino, di giorno, di notte, che vuole dare garanzia di comunicazioni in tempo reale, nel momento in cui scatta l’allarme in modo di arrivare sul posto nell’immediato. Uno strumento che intende rafforzare lo sguardo anche sulla sicurezza degli Istituti scolastici, negli ultimi tempi sempre più preda di atti vandalici. “Occhi in più proprio per garantire la sicurezza sulla strutturazione e attività delle scuole, con disposizioni operative che verranno poi date direttamente dal Questore”, sottolinea il Prefetto Cucinotta, che aggiunge: “Bisogna conciliare queste attività di osservazione con l’attività sul territorio che ciascun istituto di vigilanza svolge. Non si cambierà il loro lavoro abituale, si aggiungono semplicemente degli obiettivi specifici. Sarà compito della vigilanza monitorare, ed eventualmente comunicare alle forze dell’ordine, altre attività in riferimento sia all’ordine della sicurezza pubblica sia per quanto riguarda la sicurezza urbana attraverso un’informativa alla polizia municipale”.
“Mille occhi sulla città” è uno strumento in più per Palermo, pensato già da tempo, e che ha visto un’accelerata concretizzazione con gli episodi che hanno riempito le ultime pagine di cronaca locale. Non è mancato il richiamo alla notte tra il 6 e il 7 luglio scorso, quando una 19enne è stata stuprata e brutalizzata da un gruppo di giovani al Foro Italico. “Un evento che si colloca a Palermo, ma che purtroppo si sarebbe potuto collocare in qualunque luogo di Italia e del mondo. – dichiara il sindaco Roberto Lagalla -. Le cronache sono piene di queste notizie. Noi dobbiamo certamente prevenire il rischio che singoli episodi possano minare la percezione complessiva della sicurezza. E questo possiamo farlo solo lavorando, intensificando la presenza sul territorio. Palermo è una città socialmente difficile con molte disuguaglianze sociali, quindi evidentemente è più facile che si sprigionino a vari livelli momenti di violenza e fibrillazione particolare. Occorre tenere sotto controllo il tutto secondo due linee d’azione: uno certamente quella del monitoraggio e della prevenzione, e l’altra quella della sensibilizzazione e dell’educazione che trova nella scuola e nei servizi sociali i pilastri sui quali fondare la propria azione”.
Ogni sei mesi il Prefetto tirerà le fila di questa osservazione rafforzata al fine di migliorarla e ottimizzarla, e non si esclude che un domani l’accordo possa svilupparsi in altri comuni della provincia.
Nel corso dell’incontro, e restando in tema sicurezza, è stata inoltre annunciata la sperimentazione della Control Room, possibilmente operativa a partire dal 2024. “L’amministrazione comunale – sottolinea Lagalla – sta guardando a tre obiettivi. Il primo è concorrere secondo le proprie funzioni al lavoro e alla pianificazione che avviene all’interno del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Il secondo, al quale fa riferimento il protocollo oggi firmato e proposto dal Ministero dell’interno, è potenziare e complementare le forze presenti sul territorio, un territorio articolato e complesso. La terza linea di intervento è infine quella di affidarci sempre di più ai controlli per mezzo di tecnologia e sistemi avanzati di monitoraggio. Questo il senso e la direzione della Control Room”.
Il protocollo odierno è stato proposto su scala nazionale, mira ad implementare la percezione di sicurezza dei cittadini, ed è importante però che anche questi facciano la loro parte. E’ proprio a loro che Maria Teresa Cucinotta si appella infine: “Invito tutti a dare una mano; dobbiamo essere coesi, perchè la sicurezza non è solo delle forze dell’ordine, della vigilanza privata, della Prefettura. Anche i cittadini devono essere collaborativi. Un’informazione giunta in tempo reale può aiutare alla repressione del reato, ed è quindi fondamentale che ci sia questa collaborazione”.
– foto xm3 Italpress –