“L’aferesi consente di separare, mediante filtri, il sangue del donatore per ottenere plasma, piastrine, leucociti ed eritrociti da utilizzare a scopo trasfusionale – afferma Rita Petraia – . In sintesi, l’apparecchiatura estrae dal sangue del donatore un solo emocomponente, per esempio le piastrine, mentre tutti gli altri emocomponenti (plasma, globuli rossi, globuli bianchi) vengono restituiti al donatore stesso. In caso di necessità di trasfondere piastrine, mediante l’aferesi si potrà ricavare, da un solo donatore, una quantità di piastrine pari a quella ottenuta, con metodo tradizionale, da sei a otto donatori diversi. La procedura ha il vantaggio di diminuire sia l’incidenza di complicanze quali la immunizzazione e la conseguente refrattarietà a nuove trasfusioni di piastrine sia quella degli agenti infettivi. La Direzione generale dell’ASP di Siracusa – come tiene a sottolineare la responsabile del SIMT di Lentini – assegnandoci questa sofisticata apparecchiatura, mostra ancora una volta interesse ad offrire tecnologie all’avanguardia in grado di migliorare la qualità delle prestazioni della medicina trasfusionale e al contempo la sicurezza dei trattamenti trasfusionali del nostro territorio”.
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