Mondello, il prefetto commissaria la Italo Belga: “Ventuno dipendenti con legami familiari con la mafia”

Il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, ha disposto il commissariamento con controllo straordinario della società Italo Belga, storica concessionaria dei lidi e degli spazi balneari del litorale di Mondello. A guidare la gestione per i prossimi dodici mesi saranno Alessandro Scimeca, commercialista, e gli avvocati Luca Perricone e Marcello Martorana.

La decisione arriva dopo un’approfondita attività di accertamento che ha fatto emergere, secondo la prefettura, la presenza all’interno dell’organico aziendale di ventuno persone con legami di parentela – in alcuni casi stretta – con famiglie mafiose, in particolare con il mandamento di Resuttana e con altri gruppi della zona.

Dalle verifiche è emerso che tra i dipendenti, o ex dipendenti, figuravano soggetti collegati a figure apicali o a membri storici di famiglie mafiose palermitane, tra cui parenti di Salvatore Genova, reggente del mandamento di Resuttana arrestato nel luglio 2023 nell’operazione “Resurrezione”, e di Bartolo Genova, già condannato per associazione mafiosa.

Negli anni risultano aver lavorato nella società anche familiari di Giuseppe Biondino, ritenuto reggente della famiglia di San Lorenzo, di Antonino Mancuso, legato alla famiglia di Partanna Mondello, nonché parenti di uomini coinvolti nelle operazioni antimafia “Talea” e altre inchieste sui clan cittadini.

Secondo quanto ricostruito dall’istruttoria prefettizia, questi rapporti di parentela – in alcuni casi con figure di rilievo all’interno dei mandamenti palermitani – sarebbero stati riscontrati in personale assunto in modo stabile o stagionale nell’arco di diversi decenni, dal 1975 fino agli anni più recenti.

Il provvedimento non riguarda la presenza di reati accertati all’interno dell’attività della società, ma risponde alla necessità – sottolinea la prefettura – di garantire la piena trasparenza nella gestione di un servizio pubblico rilevante come quello del litorale di Mondello, alla luce del quadro emerso.

Con l’insediamento dei tre commissari, la Italo Belga proseguirà l’attività ordinaria, mentre sono in corso ulteriori verifiche per accertare eventuali responsabilità gestionali o omissioni nel tempo. Il commissariamento durerà un anno, salvo ulteriori disposizioni.

Tutti i nomi indicati dalla Prefettura

Rosario Genova, 47 anni, dipendente dal 1994, fratello di Bartolo; Rosa Genova, 42 anni, sorella di Rosario, dipendente dal 2008, che ha chiesto il divorzio da Giuseppe Biondino, reggente della famiglia di San Lorenzo; Girolamo Genova, 74 anni, fratello di Salvatore, che ha lavorato per la società dal 1975 al 2025; Silvia Di Piazza, 44 anni, dipendente stagionale da maggio a settembre, moglie di Bartolo; Raffaele Bocchini, 41 anni, dipendente stagionale da aprile a ottobre e nipote di Salvatore; Rosalia Genova, 56 anni, nipote di Salvatore e dipendente dal 2017 al 2019; Francesco Picone, 30 anni, figlio di Rosalia e dipendente dal 2018 al 2020; Ernesto Mattia Di Maggio, 30 anni, nipote di Girolamo, che qui ha lavorato dal 2018 al 2020; Giuseppe Mancuso, 36 anni, dipendente stagionale da giugno a settembre e figlio di Antonino Mancuso, reggente della famiglia di Partanna Mondello; Carlo Rosario Cracolici, 40 anni, dipendente stagionale e figlio di Isidoro, oggi collaboratore di giustizia; Benedetto Di Maio, 51 anni, anch’esso stagionale e figlio di Antonino, considerato vicino alla famiglia del mandamento Pallavicino Zen; Francesco Yurgan Sammarco, 21 anni, figlio di Giovanni, uomo d’onore della famiglia di Resuttana; Antonino La Corte, 34 anni, dipendente stabile e nipote di Sandro Diele, capo della famiglia mafiosa Pallavicino Zen; Michele Grispo, 45 anni, dipendente stagionale legato alla famiglia di Resuttana; Antonio Tranchina, 26 anni, il cui nonno materno è inserito negli organismi di prestanome dei fratelli Lo Piccolo; Dario Burrafato, 25 anni, ha lavorato per la società dal 6 agosto al 15 settembre del 2024 ed è nipote di Andrea Cusimano, destinatario di una misura di prevenzione personale e patrimoniale; Ignazio Mancuso, 65 anni, il cui figlio è stato arrestato nell’ambito dell’operazione Talea; Carlo Ronald Spada, 37 anni, nipote di Salvatore Bonomolo, che avrebbe avuto un ruolo nella gestione delle estorsioni per la famiglia di Palermo Centro; Enrico Sala, 20 anni, nipote di Giuseppe Romagnolo, arrestato perché ritenuto ai vertici della famiglia della Noce; Rosario Scafidi, 56 anni, fratello di due condannati per mafia; Giuseppe Schiera 61 anni, nipote di Salvatore Cusimano e vicina alla famiglia di Partanna Mondello.

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