Manovra regionale approvata, Schifani: “Segnale di solidità e responsabilità”

Dopo l’approvazione della legge finanziaria con 29 voti favorevoli e 23 contrari arrivano le prime reazioni. Un risultato che il presidente della Regione, Renato Schifani, ha definito “di grande rilievo”, sottolineando come confermi “la solidità dell’azione di governo e il senso di responsabilità del Parlamento regionale”.

Per il terzo anno consecutivo, ha ricordato il governatore, la Sicilia riesce ad approvare nei termini gli strumenti finanziari fondamentali, evitando l’esercizio provvisorio. Un traguardo raggiunto quest’anno addirittura prima della manovra nazionale, elemento che secondo Schifani testimonia “un deciso cambio di passo nella gestione delle finanze regionali”. La manovra si fonda, ha aggiunto, su alcuni pilastri ritenuti essenziali: sostegno alle imprese, creazione e stabilizzazione del lavoro, rafforzamento delle politiche sociali e sanitarie e attenzione alle emergenze del territorio. “Una legge di stabilità – ha concluso – che guarda allo sviluppo e alla coesione sociale, senza rinunciare al rigore”.

Sulla stessa linea l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, che ha indicato come obiettivo quello di rafforzare l’attrattività del sistema Sicilia, destinando le maggiori entrate fiscali a misure mirate allo sviluppo. “Si stimolano gli investimenti, si attraggono le imprese, si favorisce il rientro dei siciliani e si sostiene l’occupazione stabile”, ha dichiarato.

Soddisfazione è stata espressa dalle forze di maggioranza. Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Ars, ha parlato di una manovra che continua a sostenere la crescita dell’Isola, mentre Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia, ha evidenziato come la finanziaria ponga al centro impresa, lavoro stabile, sostegno ai Comuni e potenziamento dei servizi ai cittadini.

Anche il Mpa, parte della coalizione di centrodestra, ha definito la legge di stabilità “espansiva”, ricordando che mobilita risorse complessive per 1,3 miliardi di euro. Tuttavia, dal resoconto parlamentare emerge che nessuno dei quattro deputati del gruppo autonomista ha votato a favore: tre erano assenti al momento del voto e uno, pur presente, risulta tra i non votanti, comunicando solo successivamente di aver espresso parere favorevole. Analoga situazione si è registrata nella Dc, con tre deputati presenti ma non votanti, mentre altri esponenti della maggioranza risultavano assenti o non hanno partecipato alla votazione.

Dura la reazione delle opposizioni. Michele Catanzaro, capogruppo del Pd, ha parlato di una maggioranza “confusionale, lacerata e senza ossigeno”. Per Antonio De Luca, capogruppo del M5s, si tratta di “un disastro politico e morale”, mentre Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord, ha definito l’iter della legge di stabilità “un unicum negativo nella storia parlamentare siciliana”, che certificherebbe il fallimento politico della Giunta Schifani.

Una finanziaria approvata dunque nei tempi, ma accompagnata da tensioni interne alla maggioranza e da un confronto politico particolarmente aspro in Aula.

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