Ma quale ETF e BTP: l’unico investimento sicuro al 99% è questo | “Questi rendono il triplo”
Un affare per tutti e alla portata di tutti: ecco dove conviene comprare casa e quanto rende oggi il mattone
Comprare casa in Italia è sempre più difficile, soprattutto nelle grandi città come Milano e Roma, dove i prezzi continuano a crescere e il mercato rimane competitivo. Tuttavia, nonostante l’aumento dei costi, il mattone continua a rappresentare un investimento solido per gli italiani, che vedono nell’immobile una forma di risparmio e di rendita sicura nel tempo. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, la quota di compravendite effettuate per investimento si attesta al 18,4% del totale, in leggero calo rispetto al 19,5% dell’anno precedente, ma comunque su livelli elevati.
Il mercato immobiliare italiano continua a essere trainato da una forte componente di investimento, nonostante le difficoltà legate al caro mutui e al costo della vita. Gli italiani, tradizionalmente legati al possesso della casa, vedono nell’acquisto di un immobile una forma di tutela contro l’inflazione e una possibilità di rendita attraverso la locazione. Le città con la maggiore incidenza di acquisti a fini d’investimento restano quelle con forte presenza universitaria e alta domanda di affitti, come Napoli, che guida la classifica con il 39,3% delle transazioni totali destinate a investimento.
Analizzando i rendimenti da locazione, Tecnocasa segnala un incremento rispetto al 2024. Per un bilocale di circa 65 metri quadrati, la redditività media annua da affitto a lungo termine è salita al 5,8%, trainata dall’aumento dei canoni di locazione. Le città più redditizie sono Genova, con un rendimento medio del 7,6%, seguita da Palermo (7,2%) e Verona (6,7%). Subito dopo troviamo Bari, Napoli, Bologna, Roma, Torino, Milano e Firenze, dove la domanda di affitti resta sostenuta nonostante i prezzi elevati.
Secondo Tecnocasa, gli investitori prediligono le aree urbane con atenei universitari, aziende che attraggono lavoratori fuori sede e zone oggetto di riqualificazione urbana. Si tratta di quartieri in evoluzione, capaci di garantire una rivalutazione dell’immobile nel tempo. Dal 1998 al 2024, i dati mostrano che nelle grandi città italiane i prezzi delle case sono aumentati in media del 51,5%, con punte record a Milano, dove la rivalutazione ha raggiunto il 140,3%, seguita da Firenze con l’82,7%.
La casa tra rendita e rivalutazione
L’acquisto di un immobile, quindi, non è solo un investimento da rendita, ma anche una scelta strategica in termini di rivalutazione del capitale. Le città che hanno investito in infrastrutture, trasporti e rigenerazione urbana hanno visto crescere i valori immobiliari in modo significativo. Milano si conferma il motore del mercato italiano, grazie alla costante domanda, agli investimenti internazionali e alla qualità dei servizi. Firenze e Bologna seguono lo stesso trend, beneficiando della vivibilità e dell’attrattività turistica.
Nonostante l’interesse per l’investimento immobiliare, l’accessibilità abitativa resta un problema crescente. Secondo la Cna, in media l’affitto di un’abitazione assorbe il 43,7% della retribuzione netta di un operaio. A Milano la percentuale sale al 65%, mentre a Firenze, Roma e Bologna supera il 50%. Solo a Torino (37,8%) e Napoli (34,4%) il peso dell’affitto risulta inferiore alla media nazionale. Questi dati mostrano come il costo della casa, anche in affitto, sia diventato un ostacolo per molte famiglie e lavoratori.

Giovani e casa: un sogno sempre più lontano
Le difficoltà maggiori si riscontrano tra i giovani. Secondo uno studio di Ener2Crowd, per acquistare un immobile a Milano una persona sotto i 35 anni impiegherebbe oltre 147 anni con gli stipendi medi attuali, un dato che scende a 141 anni solo grazie al ricorso al mutuo. A Roma servirebbero più di 100 anni e a Firenze quasi 96. Questi numeri, seppur simbolici, descrivono bene la distanza tra il potere d’acquisto delle nuove generazioni e i prezzi del mercato immobiliare.
Nonostante gli ostacoli, più di un milione di giovani tra i 29 e i 39 anni esprime il desiderio di acquistare casa. Tuttavia, solo il 40% di loro ci è riuscito, secondo un’indagine di Facile.it e mUp Research. Tra chi ha realizzato il sogno, quasi uno su tre ha potuto contare sull’aiuto economico dei genitori. Il mutuo resta lo strumento principale per l’acquisto, utilizzato in sette casi su dieci. Il sogno della casa di proprietà, quindi, non è scomparso, ma è sempre più legato alla stabilità economica familiare e alla capacità di ottenere credito.
