Clima incandescente alla convention “Azzurra Libertà”, la tre giorni organizzata dai Giovani di Forza Italia a San Benedetto del Tronto. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha abbandonato la kermesse dopo un duro diverbio con il leader di Azione Carlo Calenda.
L’episodio si è verificato poco prima che Calenda salisse sul palco per il suo intervento. Vedendolo arrivare, Schifani si è fermato a salutarlo, ma la risposta del leader di Azione ha acceso la miccia: «Tu sai cosa penso della Sicilia, è da cancellare, da cancellare». Il governatore ha replicato sottolineando i risultati economici ottenuti dall’Isola, “la Regione che è cresciuta di più in Italia in termini di Pil”, ma Calenda ha rincarato la dose criticando chi si oppone all’abolizione del voto segreto: «Devono andarsene al confino».
A quel punto Schifani ha scelto di rinunciare al suo intervento, previsto subito dopo quello di Calenda, e di rientrare a Palermo.
«Come siciliano e come presidente della Regione non posso tollerare le gravi parole pronunciate da Calenda, quando ha detto che la Sicilia dovrebbe affondare e che le Regioni andrebbero cancellate», ha dichiarato Schifani, colpito e amareggiato per l’accaduto. «Ho provato a ribattere con i fatti e con i risultati ottenuti, ma di fronte a un cieco pregiudizio ho rinunciato a discutere. La Sicilia e le sue istituzioni meritano rispetto, e continuerò a difenderle con serietà e dignità istituzionale».
Dal canto suo, Calenda ha ridimensionato i toni ma non ha fatto passi indietro: «Mi spiace che Schifani si sia offeso. Semplicemente gli ho detto ciò che penso. I siciliani sono vittime di un sistema clientelare, costoso e inefficiente, che non è nato ieri ma accompagna la storia della Regione dallo statuto speciale».
Le parole del leader di Azione hanno suscitato una durissima reazione in casa Forza Italia. Marcello Caruso, coordinatore regionale, ha definito «inqualificabile» il comportamento di Calenda, chiedendo «pubbliche scuse non solo al presidente Schifani, ma a tutti i siciliani». Dello stesso tenore l’intervento di Fabrizio Tantillo, segretario regionale di Forza Italia Giovani, che ha parlato di «aggressione inaccettabile» in un contesto dedicato ai giovani e al loro futuro. Anche Stefano Pellegrino, presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia all’ARS, ha sottolineato come «l’aggressione risulti ancor più grave considerando i risultati tangibili ottenuti dal governo Schifani, riconosciuti da tutti gli indicatori economici e occupazionali».
Lo scontro tra Schifani e Calenda, maturato in un contesto nazionale e davanti a una platea di giovani militanti, rischia di avere strascichi politici rilevanti. Da un lato l’irritazione istituzionale del governatore siciliano e di Forza Italia, dall’altro la volontà di Calenda di ribadire la sua posizione critica verso il modello di autonomia regionale.
Terremoto di Magnitudo 3.6 nello Stretto di Messina, panico e gente in strada, una zone…
Il borgo dei presepi, la magia del Natale tra vicoli e luminarie: presepi ovunque, mercatini…
Ogni anno la Fondazione Agnelli pubblica Eduscopio, il rapporto che valuta l’efficacia delle scuole superiori…
Rosario Fiorello vittima di un furto nella sua villa romana: il racconto in diretta Instagram…
La Sicilia raggiunge un traguardo storico: per la prima volta più della metà dei cittadini…
E’ stata inaugurata questa mattina a Godrano la prima Casa della Comunità realizzata dall’Asp di…