“Favorisca la TA, la patente non ci interessa più”, patente RITIRATA a chiunque non ce l’abbia | Al posto di blocco lo chiedono a tutti

Novità importanti per tutti i guidatori di veicoli, importante conoscere i dettagli per non incappare in sanzioni.
Sulle strade italiane, dai centri urbani alle arterie autostradali, non è raro imbattersi nei cosiddetti posti di blocco allestiti dalle Forze dell’Ordine. Li istituiscono con regolarità, rappresentando un pilastro fondamentale del controllo del territorio e della prevenzione di reati e infrazioni.
Queste operazioni mirate servono a garantire la sicurezza stradale e a contrastare diverse forme di illegalità. Durante un posto di blocco, gli agenti procedono con il controllo dei documenti di guida e di circolazione del veicolo.
L’obiettivo di queste attività è duplice: da un lato, dissuadere comportamenti illeciti e pericolosi, come l’eccesso di velocità o la guida in stato di alterazione. Dall’altro, permettere l’identificazione e l’intercettazione di persone o veicoli sospetti, contribuendo alla lotta contro la criminalità organizzata, il traffico di sostanze illecite o la ricerca di persone latitanti.
I posti di blocco sono uno strumento essenziale per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini. La loro presenza capillare sul territorio nazionale testimonia l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel mantenere un alto livello di controllo e nel promuovere il rispetto delle norme per una circolazione più sicura e un ambiente più protetto.
Tanti, troppi, incidenti
In Italia, la guida in stato di ebbrezza rimane una delle cause principali di incidenti stradali, con conseguenze spesso drammatiche. L’impatto dell’alcol sulla sicurezza stradale è evidente. Nell’ultimo anno, per esempio, il Ministero della Salute ha indicato che circa il 10% degli incidenti stradali con lesioni è stato correlato all’alcol.
Analizzando i dati ancora più recenti, l’8,5% degli incidenti rilevati da Carabinieri e Polizia Stradale ha visto almeno un conducente in stato di ebbrezza. Le vittime coinvolte in questi sinistri sono numerose: nel 2022, ad esempio, si sono contate 85 vittime e ben 5.786 feriti. Questi numeri sottolineano la persistenza del problema e l’urgenza di rafforzare le campagne di prevenzione e i controlli sulla strada.

Non chiedono la patente ma la TA
Da maggio in Piemonte, e non è escluso che si diffonda in tutta Italia, ai posti di blocco le forze dell’ordine non chiedono più la patente, ma la “TA”, si tratta del test alcolemico. In base alle ultime modifiche al Codice della Strada, diventate operative lo scorso dicembre, ora ogni automobilista fermato deve sottoporsi su richiesta: chi non lo fa rischia il ritiro immediato della patente.
L’obiettivo del cambio normativo, introdotto pochi mesi fa, è rafforzare i controlli sull’uso di alcol e sostanze stupefacenti alla guida. Nei mesi scorsi si è registrato un aumento significativo dei posti di blocco, a supporto di sanzioni più severe, multe elevate e successiva sospensione della patente per chi non rispetta le regole.