Eredità, cambia tutto: la legittima non esiste più | Stravolta la legge

Cambiano le regole, da oggi sarà più facile vendere una casa donata, gli eredi non potranno più dire nulla e vanzare alcun diritto

La definitiva approvazione del disegno di legge di semplificazione 2025 introduce un cambiamento epocale nella gestione dei beni oggetto di donazione. La norma, approvata dalla Camera dopo il via libera del Senato, elimina gran parte delle incertezze che da sempre hanno caratterizzato la compravendita di immobili o quote societarie provenienti da donazioni. Viene meno, infatti, il rischio che un acquirente in buona fede possa essere costretto a restituire il bene qualora la donazione si riveli lesiva della quota di legittima spettante agli eredi necessari.

Il Codice civile garantisce a coniuge, unito civile, discendenti e – in mancanza di questi – ascendenti, una quota irrinunciabile dell’eredità. Questa porzione, detta “legittima”, non può essere intaccata dal de cuius né tramite donazioni in vita né attraverso disposizioni testamentarie che escludano tali soggetti. Quando ciò accade, i legittimari hanno il diritto di agire in riduzione per ripristinare la loro quota ereditaria, anche rivalendosi sui beni donati.

Fino a oggi, se il donatario non possedeva beni sufficienti a soddisfare il legittimario, si poteva colpire l’acquirente del bene donato tramite la cosiddetta azione di restituzione. Questo strumento consentiva al legittimario di ottenere il bene o il suo valore economico anche contro l’acquirente ignaro della pregressa donazione lesiva. Una previsione che rendeva i beni donati poco commerciabili, scoraggiando transazioni e l’erogazione di mutui garantiti da tali immobili.

Gli effetti negativi della precedente disciplina erano noti: chi acquistava un bene donato rischiava di ritrovarsi coinvolto, anche a distanza di decenni, in liti ereditarie del tutto estranee. Le banche, dal canto loro, tendevano a evitare l’ipoteca su immobili donati per non esporsi al pericolo di perdere la garanzia. Un sistema che, nel complesso, frenava investimenti e generava un clima di sfiducia nelle operazioni coinvolgenti beni donati.

La nuova tutela per gli aventi causa del donatario

La legge di semplificazione 2025 elimina l’azione di restituzione nei confronti dell’acquirente a titolo oneroso, equiparando la posizione del legittimario a quella di un creditore comune nel caso in cui il donatario risulti incapiente. Si tratta di un rilevante riequilibrio: se il donatario non ha mezzi, il legittimario non potrà più agire contro terzi estranei, ma dovrà sopportare il rischio patrimoniale come qualunque altro creditore di fronte a un debitore nullatenente.

Una tutela residua per i legittimari sopravvive nel caso in cui il bene donato sia trasferito a titolo gratuito. L’avente causa gratuito del donatario incapiente dovrà infatti compensare in denaro i legittimari entro il limite del vantaggio ottenuto. Una soluzione che mantiene un principio di giustizia sostanziale, evitando arricchimenti ingiustificati a danno della quota di legittima.

Regole sulle donazioni – fonte pexels – Sicilianews24.it

Le novità su assenza e morte presunta

La legge interviene anche su un tema distante nel tempo ma fondamentale per la certezza dei rapporti giuridici: le norme su assenza e morte presunta. Vengono ridotti i tempi previsti dal Codice civile, risalenti al 1942, quando la circolazione delle informazioni era molto più lenta. L’assenza potrà essere dichiarata dopo un anno dall’ultima notizia sulla persona, mentre la morte presunta potrà essere accertata dopo cinque anni, invece degli attuali dieci.

Le modifiche introdotte modernizzano il sistema successorio e rafforzano la sicurezza del mercato immobiliare e societario. Con una legislazione più chiara e adeguata ai tempi, si riducono i rischi per acquirenti e finanziatori, si agevola la circolazione dei beni e si semplificano situazioni giuridiche complesse. Un passo avanti significativo verso un diritto civile più efficiente e coerente con le esigenze attuali.