Elezioni, Tar esclude Unione Cristiana. Scilipoti: “E’ dittatura”

“La sentenza emanata nelle ultime ore dal Tar di Palermo, che rigetta la richiesta di Unione Cristiana di partecipare al prossimo appuntamento elettorale regionale siciliano del 5 novembre solo perché nel simbolo è rappresentata una croce, dimostra quanto sia a rischio la tenuta democratica delle istituzioni del nostro paese a livello locale e nazionale”.

Lo afferma in una nota il presidente di Unione Cristiana e senatore di Forza Italia, Domenico Scilipoti Isgrò. “Ci troviamo davanti -a una pericolosa dittatura culturale laicista che vuole eliminare dalla vita pubblica ben 58 milioni di nostri connazionali, il 98% degli italiani, minacciando la sana laicità dello stato – aggiunge Scilipoti -. La corretta separazione, presente in tutte le democrazie moderne, tra l’ambito politico e quello religioso non deve essere confusa con decisioni che tolgono la libertà ai cristiani di offrire, anche politicamente, il loro contributo alla realizzazione del bene comune”.

L’appello a Mattarella

“Non possiamo dimenticare, inoltre, che tutto ciò rispecchia anche i diritti sanciti dalla Costituzione italiana e i valori spirituali tutelati dallo Statuto del Consiglio d’Europa e dalla Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo (Cedu). Non accettiamo l’esclusione,  – conclude il senatore di Forza Italia – ma rispettiamo la sentenza ed i giudici che l’hanno emessa. E’ per questo che Unione Cristiana chiede al Capo dello Stato di intervenire affinchè garantisca l’accesso di tutte le forze politiche alla competizione elettorale e lo svolgimento corretto di queste ultime”.