Il Comune di Palermo vorrebbe fornire più servizi ai cittadini con uffici aperti anche nel pomeriggio e i musei anche nei giorni festivi. Tutto questo senza retribuire con un salario accessorio i suoi dipendenti. Sono 7.222 i lavoratori in servizio al Comune di Palermo che aspettano il rinnovo del contratto, scaduto dal 2011 e in proroga da allora. Per questo motivo i sindacati confederali hanno deciso di indire un’assemblea generale unitaria martedì 9 luglio a partire dalle 10,30 fino a fine turno.
“Si dovrebbe soprattutto ridiscutere l’accordo economico con il Comune di Palermo per avviare un nuovo contratto decentrato per i dipendenti – spiega il sindacalista Fp Cisl Nicola Scaglione – Il Comune dovrebbe mettere da parte le risorse economiche per portare avanti i servizi alla popolazione, rimpinguando il ‘fondo efficienza servizi’ per pagare i lavoratori comunali. I servizi sono svariati: la polizia municipale, la scuola, l’amministrazione e l’area tecnica. Le ore in più dovrebbero però prevedere un salario accessorio per i dipendenti – precisa Scaglione – non si tratta di pagare straordinari. Questa è l’unico tipo di contrattazione che può essere portata avanti dai sindacati perché il contratto nazionale è fermo da anni.
Noi abbiamo cercato già da gennaio scorso di portare avanti la contrattazione con il Comune di Palermo. L’amministrazione comunale aveva dato segni positivi di voler cambiare il contratto. Ma poi diversi ostacoli si sono posti davanti questo processo, uno di questi è il piano sulla polizia municipale e manca anche un accordo sulle risorse. Nel bilancio del Comune di Palermo, infatti, non ci sono fondi da investire sul personale che avrebbero ricadute positive servizi al cittadino.
La Cisl ha firmato un accordo nel 2011 che invitava l’amministrazione a reperire tutte le risorse per il rinnovo del contratto. Ma il Comune non ha mantenuto il patto.

Le sigle sindacali CISL FP e UIL FP ( la CGIL FP sino al 2005 che dal 206 non firma più contratti con il comune) che adesso si ergono a “vittime” del sistema,sono state i “carnefici” della stragrande maggioranza dei dipendenti del comune di PALERMO. Le sopra citate sigle sindacali,oltre ad avere contribuito ad alleggerire le buste paga,sempre in accordo con l’amministrazione comunale,firmando sempre autentiche “porcate amministrative”, come il regolamento delle progressioni orizzontali.Oltre ad essere stati patetici nelle loro introduzioni all’assemblea,
dei segretari provinciali,chiedendo con il appunto cuore in mano,di portare le comunicazioni nei posti di lavoro,ai colleghi non presenti all’assemblea(moltissimi sono andati al mare ) di prepararsi alla partecipazione in massa nelle future manifestazioni. Il sindacato a PALERMO se vuole riconquistare la fiducia (i sindacalizzati al comune sono sotto il 40%) dei lavoratori,deve cambiare pelle. A mio parere deve porre al centro delle il bene della città,rispetto delle regole dal primo dirigente all’ultimo usciere,deve smettere di essere lo “spiccia faccende” dei fannulloni e assenteisti ,non deve sostenere azione clientelari nei vari settori e servizi dell’amministrazione.Così facendo,forse si potrebbe riscoprire il vero senso della del sindaco italiano.GERLANDO COSENTINO RSU CGIL FP comune di PALERMO