Civita Sicilia: i numeri della proposta per la valorizzazione del Complesso di Donnafugata

L’idea di proporre un partenariato pubblico-privato per la gestione e la valorizzazione del Complesso di Donnafugata e di Palazzo Zacco nasce nel 2024 da Civita Sicilia e Logos Società Cooperativa. Alla base dell’iniziativa vi è la volontà di contribuire concretamente a migliorare la fruizione di un bene culturale di enorme rilevanza nel panorama siciliano, superando criticità gestionali più volte evidenziate nel corso degli anni.
Le criticità del modello attuale
La gestione del Complesso risulta oggi affidata a un numero molto ridotto di dipendenti comunali e a pochi volontari, retribuiti in modo estremamente modesto. A ciò si aggiungono:
difficoltà nel garantire le manutenzioni ordinarie;
assenza di procedure aggiornate per la gestione dei flussi e la tutela del bene;
totale mancanza di servizi strutturati per il pubblico, visite guidate e didattica;
comunicazione insufficiente e non accessibile;
nessuna attività di promozione a livello regionale e nazionale.
È da queste lacune che ha preso forma la proposta, costruita secondo quanto previsto dall’art. 134, comma 2, del Codice degli Appalti, che disciplina partenariati per gestione, apertura al pubblico e valorizzazione dei beni culturali, includendo manutenzione programmata, recupero e restauro.
Gli elementi chiave della proposta
Nel comunicato sono riportati alcuni dati fondamentali inclusi nella proposta originaria, pubblicata sul sito del Comune e successivamente migliorati nel corso della negoziazione.
1. Personale
Era prevista l’assunzione stabile di almeno 24 unità, con regolare contratto CCNL, più l’impiego di 5 professionisti senior.
L’investimento annuale stimato superava i 700.000 euro, con la conseguente eliminazione del precariato attualmente presente.
2. Allestimenti e migliorie
Previsti oltre 220.000 euro per nuovi allestimenti, miglioramenti strutturali e adeguamenti tecnologici.
3. Utenze, pulizia e decoro
Assicurato il pagamento di tutti i costi relativi a utenze, pulizia e decoro per un totale di 1.400.000 euro, superiore ai costi sostenuti dal Comune, secondo i dati trasmessi dagli uffici.
4. Manutenzione ordinaria
Previsione di 1.100.000 euro per la manutenzione ordinaria del Complesso, anche in questo caso superiore agli attuali livelli di spesa.
5. Comunicazione e promozione
Previsti 950.000 euro per attività strutturate di comunicazione, marketing, strategie digitali e promozione turistica a livello regionale e nazionale.
6. Canone di concessione
Il canone annuale inizialmente proposto era di 30.000 euro, poi aumentato dell’81% durante la negoziazione, con disponibilità a ulteriori adeguamenti.
7. Biglietteria elettronica
Elemento ritenuto centrale era la sostituzione dell’attuale biglietteria locale — non tracciata e non integrata — con un sistema elettronico moderno, collegato all’Agenzia delle Entrate e abilitato alla vendita e prenotazione online.
Una soluzione che garantisce la massima trasparenza, come avviene nei principali siti culturali italiani.
La questione della trasparenza e la tempistica amministrativa
Civita Sicilia sottolinea come la trasparenza sia parte integrante della propria mission. Alla luce di ciò, appare significativa la sequenza di eventi delle ultime settimane.
26 novembre 2025: Civita fornisce al Tavolo negoziale tutti i documenti richiesti.
Si attende una nuova convocazione che non arriverà mai.
2 dicembre 2025: gli atti vengono trasmessi all’Ufficio tecnico.
4 dicembre 2025: l’Ufficio tecnico risponde.
Nella stessa data il RUP propone l’interruzione della negoziazione.
5 dicembre 2025: il Dirigente del XII Settore firma la Determinazione che interrompe la procedura.
Il provvedimento viene pubblicato il 6 dicembre, nel pieno del lungo ponte festivo, e comunicato ai diretti interessati solo il 9 dicembre.
Una tempistica definita “molto stringente, se non fulminea”, in netto contrasto con i mesi precedenti caratterizzati da lentezza e rinvii.
Inoltre, nella Determinazione non sono stati allegati — probabilmente per mera dimenticanza — proprio i documenti sui quali si fonda la decisione di interrompere la trattativa:
il piano degli investimenti e il piano di manutenzione ordinaria.
Per questo motivo Civita Sicilia ha scelto di rendere pubblici tali documenti, insieme alla tabella delle risorse umane previste, affinché chiunque possa formarsi un’opinione completa e corretta.
La natura del partenariato e il ruolo del Tavolo tecnico
La normativa prevede che in un partenariato pubblico-privato venga istituito un Tavolo tecnico permanente tra i due partner, incaricato di programmare e monitorare nel tempo interventi e manutenzioni.
Prevedere nel dettaglio tutte le attività su un orizzonte decennale è infatti un esercizio teorico, che deve necessariamente essere aggiornato nel corso della gestione.
Nonostante questo, Civita ha comunque prodotto tutta la documentazione richiesta nei tempi stabiliti.
Civita Sicilia ribadisce di non essere interessata a polemizzare: se il Comune non ritiene gradita la presenza del soggetto proponente, l’organizzazione potrà anche ritirarsi, pur nel rispetto dei diritti già maturati.
Tuttavia, resta un punto fermo: chiunque assumerà la gestione e la valorizzazione del Complesso di Donnafugata dovrà garantire almeno il livello di investimenti, servizi e personale previsti dalla proposta presentata.
Per questo, Civita Sicilia annuncia che continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione della vicenda, come garante della tutela, della fruizione e della valorizzazione del Complesso.
