CGIL: 400 milioni da usare in Sicilia per i giovani

Per la prima volta l’Italia e la Sicilia si allineano ai tempi dell’Ue, aprendo per i giovani le opportunità della ‘Youth guarantee’ (Garanzia per giovani): un fatto estremamente positivo che vede nella nostra regione 270 mila potenziali fruitori”: lo dicono Ferruccio Donato, della segreteria della Cgil Sicilia e Andrea Gattuso, responsabile per le politiche giovanili, a proposito dell’iniziativa della Regione che ha individuato nei tempi previsti dall’Ue le modalita’ di attuazione delle linee guida nazionali sulle azioni europee a favore dei giovani. Ieri è stato comunicato ai sindacati che la settimana prossima sara’ firmata la convenzione bilaterale col Governo nazionale e le misure saranno attive dal primo marzo, partendo con i giovani fino a 25 anni per arrivare poi a includere quelli fino a 29 anni. Quest’azione è dotata di 200 milioni, ma secondo la Cgil la somma disponibile per le politiche giovanili in Sicilia raddoppia considerando anche altre iniziative in cantiere.

In considerazione dell’esistenza di altre risorse destinate ai giovani la Cgil chiede “un tavolo con il coinvolgimento degli assessorati al Lavoro, allo Sviluppo e alla Formazione per integrare le misure sfruttandone al meglio le potenzialita’”. Con la Youth guarantee l’Europa cofinanzia azioni per garantire ai giovani tra 15 e 29 anni un’offerta di lavoro, il proseguimento degli studi, l’apprendistato, il tirocinio o altre attività formative entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dalla scuola. Includendo il cofinanziamento nazionale e altre risorse del Fse si arriva a 1 miliardo e 513 milioni per tutto il Paese e di questi 200 milioni andranno alla Sicilia. “Oltre ai 200 milioni per il biennio 2014/2015- spiega Gattuso- alla Sicilia arriveranno 142 milioni per le assunzioni a tempo indeterminato, tra il 2013 e il 2016, di giovani sotto i 30 anni (Dl 76 2013) e altri 50 milioni per i tirocini formativi (stesso decreto). Si aggiungeranno i fondi, ancora non ripartiti tra le regioni, per l’autoimprenditorialità. Inoltre -sottolinea l’esponente della Cgil- si e’ in attesa, da due anni, del varo da parte della Regione del cosiddetto “Piano giovani (fondi del Piano di azione e coesione) con l’assegnazione di 87 milioni della dotazione complessiva di 452 milioni per misure a favore dei giovani fino a 35 anni”. Per la Cgil, intanto, il varo della Garanzia giovani, con “l’attribuzione delle competenze dei centri per l’impiego che saranno lo snodo delle iniziative e la creazione di un dababase centralizzato a livello nazionale, è un passo avanti significativo per una regione che conta 350 mila Neet e un tasso di disoccupazione giovanile intorno al 50%”.

“Può costituire peraltro -sottolineano Donato e Gattuso- il binario e il contesto di riferimento su cui incanalare le azioni del Piano giovani, che a questo punto il governo regionale deve tempestivamente varare”. Quest’ultimo è rivolto a giovani fino ai 35 anni e può consentire misure per l’autoimprenditorialità, per i tirocini formativi, il praticantato e lo start up di impresa “con un’attenzione particolare – spiega Donato- a chi voglia cimentarsi con l’impresa agricola e che potrà anche usufruire dei benefici della ‘Banca della terra’, previsti dall’ultima Finanziaria”. La Cgil chiede anche di adeguare le norme sui tirocini formativi alle novità della Garanzia giovani. Per il sindacato “a Garanzia giovani e il Piano Giovani, se applicati in armonia fra loro andrebbero a coinvolgere una fascia ampissima di giovani, dai 15 ai 35 anni”, mentre Donato sottolinea che “in una Regione in enorme difficoltà, che conta tassi di disoccupazione elevatissimi, mettere a frutto le opportunità che l’Europa offre per i giovani è estremamente importante e veicola un messaggio di speranza. Naturalmente -aggiunge- occorrerà che il processo non abbia battute di arresto e che la regione metta in campo tutte le iniziative di sostegno necessarie, a partire dalla riorganizzazione dei centri per l’impiego”.