Catania, Provincia. Un codice di comportamento per i dipendenti

Assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pub…

Assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico. Questi i principi fondamentali del Codice di comportamento dei dipendenti deliberato dal commissario straordinario della Provincia, Antonella Liotta, su proposta del segretario generale e direttore dell’Ente, Francesca Ganci. Il Codice, composto da 19 articoli, disciplina tra l’altro il divieto di chiedere o accettare regali, compensi o altre utilità anche di modico valore; l’obbligo, per il dipendente pubblico, di astensione da qualunque altro atto nell’eventualità in cui si prospetti un conflitto di interessi, anche solo potenziale, e di informare il superiore gerarchico delle rimostranze orali o scritte sull’operato dell’ufficio o dei propri collaboratori. Le violazioni dei doveri previsti dal Codice generano anche responsabilità penali, civili, amministrative o contabili e sono fonte di responsabilità disciplinare.Le linee guida per prevenire le condizioni che possono condurre ad azioni corruttive nelle pubbliche amministrazioni sono state indicate dalla legge nazionale n. 190 del novembre 2012 e confermate con decreto promulgato dal presidente della Repubblica nell’aprile di quest’anno. La Provincia di Catania, nella gestione commissariale e con il controllo del segretario generale dell’Ente, ha provveduto tempestivamente alla formulazione del provvedimento, che costituisce uno degli strumenti essenziali del Piano triennale di prevenzione della corruzione dell’Ente, consultabile nella home page del sito internet www.provincia.ct.it