Bloccata la stabilizzazione dei precari alla Regione

Quella di ieri è stato una giornata nera per il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. L’Udc ha deciso di lasciare il governo e la maggioranza, facendo dimettere il suo assessore di riferimento Andrea Piraino. Ma il governatore ha assicurato che in aula ‘non c’è proprio un problema d…

Quella di ieri è stato una giornata nera per il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. L’Udc ha deciso di lasciare il governo e la maggioranza, facendo dimettere il suo assessore di riferimento Andrea Piraino. Ma il governatore ha assicurato che in aula ‘non c’è proprio un problema di numeri e la posizione dell’Udc ci stimola ad avviare una fase nuova, esigenza avvertita da tanti ma rispetto alla quale forse non si era colta l’importanza e l’urgenza ad andare oltre’ ha detto Lombardo. Sempre ieri, il Commissario dello Stato per la Regione siciliana ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale buona parte del disegno di legge approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale, che avrebbe stabilizzato quasi 1000 precari. Oggi all’Ars si sta valutando l’ipotesi di un emendamento che riproponga la norma all’interno del disegno di legge per l’esercizio provvisorio.
L’obiettivo principale della seduta, quindi, sarà quello di scongiurare l’eventualità, al momento molto concreta che il ‘count down’ per l’arrivo del nuovo anno coincida con quello per la fine dei contratti di dipendenti storici della Regione, tra cui quelli della centrale operativa della Protezione civile. Ma non solo, insieme a loro, a rischio ‘licenziamento’ sono anche i dipendenti dell’Arra, quelli dell’Assessorato territorio e ambiente, i precari dei consorzi di bonifica, oltre ad alcune categorie residuali come quella dei dipendenti dei consorzi irrigui, a  una ventina di dipendenti regionali dislocati nei comuni per occuparsi del contrasto delle emergenze sismiche e idrogeologiche.
Intanto questa mattina un centinaio di dipendenti regionali precari hanno tenuto un sit-in davanti Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea.
(Teleoccidente)