Assoesercenti, boom di assunzioni previste in Sicilia: oltre 96 mila posti in tre mesi

La Sicilia si prepara a un trimestre primaverile all’insegna del lavoro: secondo i dati del Centro Studi di Assoesercenti che ha analizzato le previsioni del Sistema Informativo Excelsior, sono 96.190 le entrate previste nelle imprese tra aprile e giugno 2025. Un dato significativo, che restituisce una fotografia dinamica del mercato del lavoro regionale, in cui spiccano alcuni settori chiave e specifiche figure professionali.

Il settore turistico si conferma trainante per l’economia siciliana con il 27,8% delle assunzioni previste, seguito dai servizi alla persona e altri servizi (32,4%), commercio (15,9%), costruzioni (13,1%) e manifatturiero (10,7%).

L’area produzione/erogazione del servizio rappresenta quasi la metà delle assunzioni (46,4%), seguita da: area vendita e contatto col cliente (13,8%) e logistica, distribuzione e trasporti (9,3%).
Tra le professioni più richieste nel trimestre troviamo: esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (18.790), addetti alle vendite (9.630), personale non qualificato nei servizi di pulizia (8.850), operai specializzati nel settore delle costruzioni (5.860), conduttori di veicoli (5.310) e addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (5.860).

Le province con il maggior numero di assunzioni previste sono Palermo (22,3%) e Catania (20,2%), seguite da Messina (15,0%) e Trapani (11,7%).

Le micro e piccole imprese (1-49 addetti) assorbono il 75% delle entrate previste, mentre le aziende medio-grandi (oltre 50 dipendenti) incidono per circa il 25%.
“Il secondo trimestre del 2025 – dichiara il presidente di Assoesercenti, Salvo Politino – si apre in Sicilia con segnali incoraggianti per l’occupazione. I dati raccolti dal Sistema Informativo Excelsior mostrano un’economia regionale vivace, trainata dai settori del turismo e dei servizi, con un forte bisogno di manodopera legata alle attività stagionali.
Tuttavia, la prevalenza di assunzioni in professioni non qualificate o poco specializzate evidenzia una criticità strutturale: la necessità di investire in formazione professionale, orientamento e sviluppo di competenze più tecniche e trasversali.
Le province con maggiore dinamismo restano Palermo e Catania, ma anche territori come Trapani e Siracusa mostrano segnali di crescita. È essenziale che questi numeri si traducano in opportunità durature e qualificate, per rafforzare il tessuto produttivo locale e contrastare la migrazione
giovanile.
Guardando avanti – conclude Politino – la sfida sarà trasformare la domanda stagionale in occupazione stabile, incentivando l’innovazione nei servizi e sostenendo le imprese più virtuose”.