PALERMO – Gli avevano inflitto 2 anni e due mesi in primo grado, adesso la corte d’appello di Palermo ha condannato a sei anni l’eurodeputato del Pid Antonello Antinoro, imputato di voto di scambio aggravato. La differenza sta nel reato aggravato dall’agevolazione della mafia, ipotesi che non venne contemplata nel primo grado.
Secondo l’accusa, nelle elezioni regionali del 2008, Antinoro avrebbe comprato alcuni voti da esponenti mafiosi. La corte, riformando la prima sentenza, ha riconosciuto l’aggravante e ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Premesso che se è vero che viviamo ancora in Democrazia, il diritto di espressione è ancora sacrosanto, esprimo liberamente e democraticamente il mio pensiero. Sarei curiosa di conoscere quale deputato sia mai stato eletto alla Regione o al Senato o alla Camera o al Parlamento Europeo, senza aver promesso nulla in cambio. Sarei curiosa di conoscere quale dei candidati a tali Istituzioni sia stato eletto in funzione di un programma politico preciso ed articolato. Detto questo, poichè le sentenze si rispettano, vorrei capire: la sentenza di 1 grado, visto che la 2 è stata più pesante, era stata promulgata da giudici disattenti o superficiali? Non vorrei essere di parte, anche perchè, pur volendo molto bene all’on. Antinoro, e non me ne vergogno nè ho motivo di nasconderlo, nel 2008 non l’ho votato. Ma, sinceramente un dubbio mi assale: non è che ha ragione chi dice che esiste un accanimento giudiziario pilotato dagli avversari politici?