Alliquota al 22%, famiglie pagheranno 50 euro in più

Se dal primo ottobre scatterà l’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva; a pagare il conto più salato saranno le famiglie residenti nella provincia autonoma di Bolzano a pagare il conto meno salato saranno le famiglie siciliane: l’aggravio medio annuo sarà pari a 135 euro. Seguono quelle venete, con 113 euro, quelle emiliano –romagnole, con 111 euro e quelle lombarde, con 108 euro. Le realtà meno colpite, invece, saranno quelle del Sud: in Calabria l’aumento medio annuo per nucleo famigliare sarà di 59 euro, in Sardegna di 57 euro ed in Sicilia di 50 euro, come dire oltre cento milioni di euro per la sola Sicilia.

Il dato può sembrare confortante; in realtà è la drammatica conseguenza del fatto che nessun’altra regione italiana vede le famiglie spendere così poco per i propri consumi come accade alle famiglie siciliane, che sono oltre 2 milioni.

Sul tema come reperire le risorse per evitare l’aumento dell’Iva almeno per l’anno in corso rimane centrale e Bortolussi ritorna sulla proposta lanciata nei giorni scorsi:

“Se la Pubblica amministrazione erogasse immediatamente altri 7 miliardi di euro potremmo incassare un ulteriore miliardo di euro di Iva entro la fine di quest’anno che ci garantirebbe la copertura economica per finanziare il mancato aumento dell’imposta. L’ulteriore sblocco dei pagamenti darebbe un po’ di ossigeno a molte aziende ancora in difficoltà e non comporterebbe nessun problema ai nostri conti pubblici, visto che inciderebbe solo sul debito pubblico e non sul deficit”.