Acque Potabili Siciliane, la società in liquidazione che dal 2007 gestisce le reti idriche in 52 comuni della provincia di Palermo, spera nell’amministrazione straordinaria per consentire la continuità della gestione del servizio idrico e la salvaguardia dei livelli occupazionali, con la prospettiva del recupero dell’equilibrio economico dell’attività imprenditoriale in vista della sua successiva attribuzione ad un nuovo gestore. Ma se il tribunale non dovesse accettare la procedura di amministrazione straordinaria, APS verrà dichiarata fallita determinando-secondo gli amministratori liquidatori- ripercussioni negative per la popolazione, sui lavoratori, e sui creditori. Questa mattina conferenza stampa nella sede palermitana della società.
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(Teleoccidente)
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