Lo scartate sempre, eppure è questo il riso italiano migliore: chi lo mangia vive molto meglio
Il Carnaroli è il re indiscusso dei risotti, il portale Altroconsumo svela i migliori marchi tra test di laboratorio e criteri oggettivi
Tra le varietà di riso più amate dagli italiani, il Carnaroli occupa senza dubbio una posizione di prestigio. Considerato ideale per la preparazione di risotti e ricette raffinate, si distingue per la consistenza, la tenuta in cottura e il chicco lungo, che mantiene la forma anche durante le fasi più delicate della preparazione. La sua versatilità in cucina lo rende il preferito sia dai cuochi professionisti sia dagli appassionati di gastronomia casalinga.
Ma non tutti i Carnaroli sono uguali. Altroconsumo ha analizzato 21 marchi disponibili nei supermercati italiani per capire quali offrono davvero qualità e performance superiori. La valutazione si è basata su criteri oggettivi come la purezza varietale, la qualità del chicco, la trasparenza dell’etichetta, la resa in cottura e il rapporto qualità/prezzo. L’obiettivo era individuare i prodotti capaci di combinare gusto, affidabilità e convenienza.
Ogni campione è stato sottoposto a verifiche in laboratorio per accertare che si trattasse effettivamente di Carnaroli e non di varietà miste. È stata valutata la qualità visiva del chicco, alla ricerca di impurità o rotture, e controllata l’etichettatura per garantire correttezza delle informazioni e trasparenza sulla provenienza. L’approccio scientifico ha permesso di stilare una classifica imparziale, basata su dati concreti più che su giudizi soggettivi.
Altroconsumo ha dato particolare peso al rapporto qualità/prezzo, criterio essenziale per i consumatori che desiderano un riso performante senza spendere cifre eccessive. La combinazione di resa in cottura, consistenza del chicco e correttezza delle informazioni ha determinato il punteggio finale e le fasce qualitative, consentendo di distinguere prodotti eccellenti da quelli con performance più modeste.
Le eccellenze sul podio
In vetta alla classifica, a pari merito con 80 punti su 100, si collocano Le Stagioni d’Italia – Carnaroli e Riso del Vo – Carnaroli Classico, considerati i migliori per gusto, tenuta e qualità complessiva. Subito dietro troviamo Riso Almo – Carnaroli, con 78 punti, e Riserva Gallo – Carnaroli, con 76 punti, entrambi capaci di garantire risultati eccellenti in cucina. Queste aziende si distinguono per la cura nella selezione del chicco e la trasparenza delle informazioni riportate in etichetta.
Sfiorano il podio marchi come Grandi Riso – Terra del Riso Carnaroli, con 70 punti, e NaturaSì – Carnaroli, con 68 punti. Pur offrendo buone performance in cucina, presentano lievi difformità nella purezza varietale o piccole imperfezioni del chicco. Nella fascia di qualità buona rientrano anche marchi della grande distribuzione come Coop, Esselunga e Riso Principe, che rappresentano alternative valide e facilmente reperibili sugli scaffali.

Le ultime posizioni della classifica
Più in basso troviamo prodotti con punteggi inferiori a 60 punti, come Sorrisi di Spiga, Selex e alcune referenze di catene come Lidl, Carrefour, Conad, Eurospin e MD. Questi Carnaroli presentano difetti più evidenti, sia nel chicco sia nelle informazioni riportate sull’etichetta, e offrono una resa inferiore durante la cottura. La loro scelta può essere giustificata da un prezzo più basso, ma a scapito della qualità complessiva.
La classifica di Altroconsumo aiuta i consumatori a orientarsi tra i numerosi marchi presenti sul mercato. Per ottenere risotti cremosi e chicchi perfetti è consigliabile privilegiare prodotti in fascia alta, controllare la purezza varietale e verificare l’etichetta. La scelta del Carnaroli giusto può fare la differenza in cucina, garantendo risultati costanti e piatti dal sapore autentico, senza sorprese in fase di cottura.
