Nessuno vuole 3.500 euro al mese: eppure è l’unico lavoro che non può essere sostituito dall’intelligenza artificiale

Computer (Pixabay) Sicilianews24

Possibilità importante di lavoro e in un periodo di alta disoccupazione può far gola a tanti, inoltre non è insidiato dall’AI. 

In Italia, da anni, persiste una profonda emergenza occupazionale. Il mercato del lavoro è caratterizzato da una fragilità cronica, con un’elevata incidenza di lavoro nero e sommerso. Si stima che milioni di lavoratori siano impiegati senza contratto o con condizioni irregolari, privi di tutele e diritti fondamentali.

Questo quadro è aggravato dalla diffusione massiccia di contratti a tempo determinato, spesso di breve durata, che intrappolano i lavoratori in un ciclo di precariato senza fine. Molti si trovano a rinnovare contratti per periodi limitati, senza la possibilità di costruire una stabilità economica o professionale.

Il risultato è un persistente alto tasso di disoccupazione, che colpisce in particolare giovani e donne. Nonostante alcune fluttuazioni mensili, il problema strutturale della mancanza di posti di lavoro stabili e dignitosi continua a gravare sul tessuto sociale ed economico del paese.

La precarietà non solo mina la sicurezza dei lavoratori, ma incide anche sulla loro capacità di accedere a prestiti, mutui e di pianificare il futuro. Questa situazione alimenta un senso di incertezza diffusa e impedisce una piena ripresa economica.

Intelligenza artificiale sostituirà lavoratori

L’Intelligenza Artificiale è destinata a rivoluzionare il mondo del lavoro, automatizzando numerose mansioni e portando alla sostituzione di diverse professioni nel prossimo futuro. Saranno a rischio tutti quei ruoli che prevedono compiti ripetitivi, basati su dati e con poca necessità di interazione umana o creatività. Tra i lavori che saranno maggiormente impattati dall’AI troviamo: operatori di data entry, per l’inserimento e l’organizzazione di dati;

Ovviamente anche cassieri e addetti alla vendita al dettaglio, sostituiti da casse automatiche e sistemi di gestione smart; addetti ai call center e al customer support di base, con chatbot e assistenti virtuali sempre più sofisticati; traduttori, per i contenuti standardizzati; ma anche autisti di mezzi pubblici e taxi, grazie all’avanzamento dei veicoli a guida autonoma.

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UniCredit assume nuovi dipendenti

UniCredit ha annunciato un importante piano di assunzioni in Italia, mirando a inserire 1.000 nuovi collaboratori entro il 2025. L’iniziativa si concentra principalmente sui giovani under 30, con circa 700 posizioni destinate alla rete commerciale. Questo rientra nel piano strategico 2021-2027 della banca, volto a ringiovanire il personale.

Dal 2021, UniCredit ha già dimostrato un forte impegno nell’assunzione di nuovo personale, con 4.800 ingressi in Italia e circa 9.000 a livello di Gruppo. Questo ha quasi raddoppiato la percentuale di dipendenti sotto i 35 anni, passando dal 7,7% al 14%. L’attuale piano di recruiting mira a proseguire questa tendenza, attraendo nuovi talenti e sostenendo la crescita sostenibile della banca nel lungo periodo.