L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha parlato in conferenza stampa dell’emergenza coronavirus e della nuova zona arancione assegnata alla Sicilia.
“Le percentuali ci dicono che non ci sono deficit strutturali – ha affermato -. Si è detto che la Sicilia è in situazione di pericolo e che non è in grado di assistere i pazienti. Falso. In base ai dati del 25 ottobre, l’occupazione dei posti letto di terapia intensiva era del 15%, senza contare il piano di ampliamento”.
“Ciò che ferisce i siciliani – continua Razza – è che l’attribuzione di un’area di rischio abbia fornito l’inesatta impressione è che da noi il sistema sanitario sia più impreparato. Probabilmente siamo troppo sinceri, siamo una regione troppo trasparente”.
Infine, l’assessore alla Salute punta il dito sulla scelta del Governo: “Come è possibile che regioni che stiano montando ospedali da campo mostrino un indice diverso. Se il nostro sistema non ha difficoltà superiori ad altre regioni e se la diffusione del contagio c’è, ma ci sono azioni di screening e tracciamento sul territorio, la decisione assunta è opinabile. Non sta a me giudicare la classificazione del rischio fatta dal governo nazionale, che ha deciso di assumersene la responsabilità. Ma chiedo che ci sia un metro uguale per tutti”.
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