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Weekend al cinema: Dentro e fuori

di Massimo Arciresi

Il primo di due weekend cinematografici “lunghi” (grazie alle festività) e consecutivi è dedicato a terre fluttuanti, fotografie salvifiche, colpe tormentose, ubriachezze inguaribili, eroismi super e detenzioni politiche.Il primatista (esce martedì 24) è The Rum Diary – Cronache di una passione, che Bruce Robinson ha tratto da Hunter S. Thompson. Johnny Depp è un giornalista alcolizzato recatosi nella Porto Rico del 1960 in cerca di una svolta. Che arriva, nelle vesti di un affarista maneggione (Aaron Eckhart) e della sua splendida fidanzata (Amber Heard). Con Rispoli, Jenkins, Ribisi.
Dal giorno della Liberazione saranno nelle sale i tre titoli che seguono. Ho cercato il tuo nome discende da un romanzo di Nicholas Sparks e vede un giovane reduce di guerra (Zac Efron) rintracciare la ragazza immortalata su una foto, diventata il suo amuleto, trovata al fronte. Gli altri interpreti sono Taylor Schilling, Blythe Danner e Jay R. Ferguson. Regia Scott Hicks.
Continua il recupero delle opere animate di Hayao Miyazaki mai approdate sui nostri schermi. Il castello nel cielo risale al 1986 e parla di una giovinetta che sfugge a una prigionia aerea e viene difesa da un coetaneo minatore. Qualcuno la cerca a causa dei poteri del suo ciondolo, che può condurre a un’isola volante, colma – si dice – di ricchezze.
Joss Whedon dirige il pubblicizzato The Avengers, che riunisce Iron Man (Robert Downey Jr.), Thor (Chris Hemsworth), Captain America (Chris Evans), Hulk (Mark Ruffalo), la Vedova Nera (Scarlett Johansson), Occhio di Falco (Jeremy Renner) sotto la guida di Nick Fury (Samuel L. Jackson). Il nemico da battere è il sempre più potente Loki (Tom Hiddleston).
Prima collaborazione tra Steve McQueen (regista) e Michael Fassbender (protagonista), Hunger, girato nel 2008, racconta la dolorosa vicenda di Bobby Sands, carcerato irlandese dell’IRA che organizzò, nei primi anni Ottanta, uno sciopero della fame generale per protestare contro gli inglesi. Questi ultimi non intendevano riconoscergli i suoi diritti.
Altro dramma profondo è quello di Maternity Blues di Fabrizio Cattani, con Andrea Osvart, Monica Birladeanu, Chiara Martegiani, Marina Pennafina accompagnate da Daniele Pecci. Al centro della storia quattro donne recluse per aver ucciso i loro figli. Silenzi e confronti, macerazioni interiori e stridori esterni.

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