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Wall of Sounds 2025 inaugura la VII edizione al Museo Pitrè con il concerto di Alessandra Novaga

Sarà un debutto speciale quello che inaugurerà Wall of Sounds 2025 / VII edizione, intitolata “territorium/territori”. Il festival apre il nuovo anno con un evento che segna anche l’ingresso in un luogo finora inedito per la rassegna: il Museo Etnografico Siciliano “Giuseppe Pitrè”, uno degli spazi più suggestivi e identitari della città.

Il 6 dicembre alle ore 20, la chitarrista e compositrice Alessandra Novaga presenterà il suo concerto in solo per chitarra elettrica, “The Artistic Image Is Always a Miracle”, un omaggio poetico al cinema di Andrej Tarkovskij e alla musica di Johann Sebastian Bach. Per la prima volta a Palermo, la performance si inserisce perfettamente nel tema del festival, un dialogo tra geografie, mappe reali e immaginarie, etnografia e narrazione artistica.

Una musicista dalla ricerca radicale e interdisciplinare

Figura di spicco della sperimentazione contemporanea, Alessandra Novaga sviluppa una pratica musicale trasversale, in cui convivono partiture grafiche, improvvisazione, dispositivi scenici e una forte tensione narrativa.

Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti come Stefano Pilia, Loren Connors, Elliott Sharp, Adrian Utley, Sandro Mussida e Kid Millions, ed è co-fondatrice del trio What We Do When in Silence insieme a Nicola Ratti ed Enrico Malatesta.

Le sue esibizioni l’hanno portata in festival internazionali quali Donaueschinger Musiktage, Angelica, Festival dei Due Mondi, Courtisane Festival, Himera Festivaali, oltre che in spazi di riferimento come Café OTO a Londra e ISSUE Project Room a New York.

Una rete culturale per un festival in crescita

Wall of Sounds 2025 è realizzato dall’Associazione Dionysus con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Palermo, dell’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, della Fondazione Orestiadi, e con il supporto del Goethe-Institut Palermo, dell’Instituto Cervantes di Palermo, del CSC Sicilia, della Fondazione Studio Rizoma, oltre che in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Spazio Etnoantropologico, l’Archivio Cittadino e l’Associazione En Virtudes e l’Accademia delle Belle Arti di Palermo. Una rete che conferma l’importanza crescente del festival nel panorama culturale regionale e internazionale.

In attesa del programma completo

Il calendario degli altri appuntamenti della VII edizione verrà comunicato a breve. Intanto l’evento inaugurale promette un’avventura sonora e visiva che unisce territori fisici e immaginari, tradizione e ricerca, in uno dei luoghi simbolo dell’identità siciliana.

Stay tuned.

Redazione

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