Con riferimento al reato di violenza sessuale compiuto dal marito ai danni della moglie, i Giudici della Corte di Cassazione affermano che “le dichiarazioni della persona offesa possono DA SOLE, senza la necessità di riscontri estrinseci, essere poste a fondamento dell’affermazione di responsabilità penale dell’imputato, PREVIA verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell’attendibilità intrinseca del suo racconto, che peraltro deve, in tal caso, essere più penetrante e rigorosa rispetto a quella cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone” (Cass. Sent. n. 4199/2024).