Micron,Fausto Raciti(Pd): “Incontro urgente con la direzione americana”

Torna sulla vicenda Micron, il segretario nazionale dei giovani democratici, Fausto Raciti, presentando un’interrogazione urgente al Ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato, insieme ai deputati Roberto Rampi e Massimiliano Manfredi.
Dopo gli esuberi annunciati da Micron lo scorso 8 ottobre che colpirebbero i dipendenti dei siti di Catania, Napoli e Agrate Brianza, Raciti chiede un incontro con la direzione americana della Micron

“Gli esuberi annunciati da Micron vanno assolutamente scongiurati – dice Fausto Raciti, l’incontro è necessario, nell’intento di arrestare un processo che vede passaggi di consegne verso le sedi statunitensi e la sostanziale diminuzione degli incarichi destinati alle lavoratrici ed ai lavoratori italiani”.
All’inizio di agosto, infatti, Micron aveva annunciato un taglio pari al 5% della propria forza-lavoro mondiale. La multinazionale conta in Italia su circa 1650 dipendenti, 400 dei quali operano a Catania. L’annuncio ha già generato uno sciopero nazionale di un’ora, effettuato dal personale il quattro ottobre.
“Contestualmente – aggiunge Raciti – abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta rassicurazioni in merito alle sempre più insistenti indiscrezioni di stampa che danno come fondata l’ipotesi di una cessione della partecipazione in ST Microelectronics N.V., attualmente in capo al Ministero per l’Economia e le Finanze, che rappresenta un presidio strategico che non va dismesso, ma al contrario valorizzato come strumento di politica industriale, in particolare nel campo dell’innovazione tecnologica e per lo sviluppo del sistema Paese. Abbiamo assunto questa iniziativa – prosegue il parlamentare democratico – in difesa dell’occupazione e del patrimonio di intelligenza e ricerca rappresentato da ST e Micron, aziende ai vertici mondiali nel settore della microelettronica. Sul punto, abbiamo raccolto il consenso trasversale dai gruppi di Sel, Movimento 5 stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Vogliamo e dobbiamo evitare – conclude Fausto Raciti – l’ennesima catastrofe occupazionale; attendiamo, dunque, con impazienza, risposte alle nostre sollecitazioni”.