Cronaca

Traffico di specie protette: sequestrata testa di coccodrillo all’aeroporto di Palermo

Nell’ambito delle attività di vigilanza e contrasto al commercio illegale di specie protette, i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del Distaccamento Aeroporto Palermo hanno intensificato i controlli sui passeggeri in transito, in applicazione della Convenzione di Washington (CITES). L’obiettivo è tutelare flora e fauna, oggi più che mai al centro delle priorità internazionali.

Durante un controllo doganale, le Fiamme Gialle della Compagnia di Palermo-Punta Raisi e i funzionari doganali hanno fermato un passeggero palermitano proveniente da Bangkok via Roma Fiumicino. L’ispezione del bagaglio ha portato alla scoperta di una testa essiccata di coccodrillo, appartenente alla specie protetta “crocodylia spp”, considerata in via di estinzione.

Il reperto, avvolto in una busta di plastica per eludere gli accertamenti in partenza dalla Thailandia, presentava i denti perfettamente visibili ed era destinato al territorio italiano in violazione della normativa CITES. La testa è stata immediatamente sequestrata e al passeggero, denunciato a piede libero, è stata contestata una condotta punita con una sanzione che va da 20.000 a 200.000 euro o con l’arresto da tre mesi a un anno.

L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza e dell’ADM nella lotta al traffico di fauna e flora tutelate, un fenomeno che minaccia seriamente l’equilibrio degli ecosistemi globali. L’importanza di tali attività è stata recentemente ribadita anche nel corso della conferenza internazionale CITES COP20, in corso a Samarcanda (Uzbekistan), che riunisce delegati di oltre 180 Paesi.

Le attività di controllo continueranno con l’obiettivo di garantire il pieno rispetto delle normative nazionali e internazionali, tutelando il patrimonio naturale e contrastando ogni pratica illecita dannosa per l’ambiente.

Si ricorda che, in attesa del giudizio definitivo, per tutti gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza.

Il risultato ottenuto è frutto della stretta collaborazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, resa ancora più solida dal protocollo d’intesa siglato nel 2023 e rinnovato il 28 maggio scorso, che rafforza la cooperazione operativa negli scali aeroportuali.

Redazione

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