Cronaca

Gli sospendono la patente, autista di un bus si toglie la vita nel nissseno

Si è tolto la vita l’autista del pullman della ditta Segesta coinvolto in un episodio drammatico lungo la tratta Palermo-Trapani. Due settimane fa, il conducente, 56 anni, era stato fermato dalla Polizia Stradale dopo che un passeggero aveva notato uno zigzag pericoloso in autostrada, riuscendo a far accostare il mezzo. Al momento del controllo, l’uomo era risultato positivo all’alcol test e successivamente sospeso dal servizio.

La dinamica dell’episodio e la sospensione

Il fatto risale allo scorso 20 novembre, quando il pullman era partito alle 9 da Palermo con 22 persone a bordo. Durante il tragitto, l’autista ha percorso l’autostrada in modo irregolare, urtando più volte i paletti rifrangenti nei tratti a doppio senso. Un passeggero, qualificatosi come medico, ha intuito che qualcosa non andava e ha consigliato all’uomo di fermarsi, temendo un malore o un rischio per la sicurezza. Il pullman è stato quindi fermato nei pressi di Segesta, dove è rimasto circa un’ora fino all’arrivo di un collega che ha preso il comando del mezzo. Sul posto è intervenuta la Polizia Stradale, che ha effettuato il test alcolemico confermando la positività.

L’autista, con oltre 20 anni di servizio senza mai aver ricevuto richiami o sanzioni, stava affrontando un momento difficile. La sospensione dal lavoro e il ritiro della patente hanno aggravato la sua situazione personale, culminando tragicamente con il suicidio nella sua casa di Mussomeli, nel Nisseno, quindici giorni dopo l’episodio.

Il ricordo dell’azienda

La Segesta ha voluto ricordare il dipendente con affetto e stima. “Era un gran lavoratore, irreprensibile e sempre disponibile – ha dichiarato l’amministratore delegato Venero Nicosia –. Riposava a Palermo quando i turni di servizio non gli permettevano di rientrare a casa. Era con noi dal 2003, ed era stato precedentemente dipendente della Sicilbus. Dalle visite mediche risultava sempre idoneo alla guida”.

L’azienda sottolinea come l’uomo fosse considerato un collaboratore affidabile e dedito al lavoro, e che l’episodio dell’alcol test rappresentasse una situazione eccezionale rispetto alla sua carriera. La tragedia evidenzia l’importanza della sicurezza sulle linee ad alta frequentazione e dei controlli periodici, ma anche la necessità di supporto psicologico per chi affronta momenti di forte stress o difficoltà personali.

L’episodio ha lasciato un segno profondo tra colleghi e passeggeri, ricordando quanto sia cruciale la prontezza e la responsabilità nella gestione dei mezzi pubblici, ma anche la fragilità umana che può manifestarsi in circostanze eccezionali.

Redazione

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